Alta l’attenzione dell’Ugl Foggia sulla sorte di circa 100 dipendenti della Sanitaservice ASL FG Srl, società ‘in house’ dell’Azienda Sanitaria Locale che si occupa di gestire i servizi strumentali nel comparto sanitario. Gli autisti soccorritori, i soccorritori e gli infermieri a tempo determinato, rischiano non solo di non vedere stabilizzato il proprio rapporto di lavoro, ma addirittura di non godere nemmeno del rinnovo contrattuale, come riportato dalle assemblee del 9 e 14 novembre 2018.
Sotto esame le scadenze contrattuali del 31 ottobre e del 15 dicembre 2018. Sullo sfondo l’ombra del nuovo “Decreto Dignità” , plausibilmente alla luce delle regole dettate dal provvedimento del nuovo governo: passaggio da 36 a 24 mesi del periodo utile per il rinnovo dei rapporti a tempo determinato, e aumento dei relativi costi del lavoro – fattori che toglierebbero all’azienda competitività ed economicità, caratteristiche chiave della propria offerta.
Si andrebbe così verso un inevitabile tagli dei servizi sanitari o verso un aumento dei costi, ancora una volta a danno delle pubbliche casse e dei cittadini. Richiesto dal segretario territoriale e dai segretari provinciali e regionali della Ugl Sanità, l’incontro con Sanitaservice Asl Foggia Srl e col direttore generale della Asl è teso a discutere le problematiche raccolte dei lavoratori iscritti all’UGL, al fine di evitare un duro colpo per la sanità locale, che interesserebbe tutta la provincia di Foggia.
Difficile accettare una logica puramente ragionieristica quando si parla di posti di lavoro, e quindi di persone e famiglie, per di più in un settore centrale per la società come quello sanitario, in cui alto è il coinvolgimento personale ed umano.
Lavoratori che nel tempo hanno acquisito una professionalità sempre crescente, pure a spese proprie, maturando attestati di formazione ed esperienza, e affiancando sinergicamente il personale della ASL FG nel garantire servizi integrati di alto profilo, costituiscono una realtà lavorativa che non si può pensare certo di sostituire con novizi, anche considerando gli alti costi che una nuova formazione professionale comporterebbe, e senza dimenticare le pronte ricadute sulla qualità dei servizi.
De Leonardis: “Personale venga assorbito nell’Agenzia regionale dell’emergenza-urgenza”
“E’ iniziata oggi in Commissione sanità la discussione sul disegno di legge che prevede la nascita dell’Azienda regionale per l’emergenza-urgenza, servizio attualmente articolato nelle varie provincie attraverso 218 postazioni, e che vede impiegato a vario titolo personale stimato tra le 3500 e 4000 unità lavorative, tra medici, infermieri, autisti soccorritori, ausiliari. Proprio l’assorbimento del personale rappresenta la questione più spinosa rispetto alla necessità di garantire omogeneità e uniformità all’emergenza-urgenza che, nonostante la complessità dell’attuale articolazione, offre comunque un servizio di eccellenza. E in Commissione ho ribadito al dirigente incaricato della relazione esplicativa del disegno di legge, nella ormai solita assenza dell’organo politico, la richiesta di tutele adeguate al personale da tempo impegnato in un prezioso lavoro, e già penalizzato dal recente ‘Decreto dignità’ del governo, per l’assorbimento nell’Areu, garantendo continuità ed evitando così di disperdere professionalità preziose e ormai acquisite, e un prezioso patrimonio di esperienza acquisita sul campo in un ambito particolarmente delicato”.