Il prossimo 15 dicembre circa 100 operatori sanitari di Sanitaservice lasceranno il posto di lavoro. Il personale ha operato nella società in house dell’Asl di Foggia dopo la procedura di assunzione con le agenzie interinali. Ora, con l’entrata in vigore del “Decreto Dignità”, per il quale non si possono prevedere proroghe di lunga durata se non in virtù di giustificazioni motivate, termineranno la propria attività infermieri, autisti soccorritori e ausiliari.
“Continuiamo a piangere morti – afferma il segretario dell’Usppi, Massimiliano Di Fonso -, la norma non lascia scampo e non saranno possibili rinnovi. Cento padri di famiglia che avrebbero continuato a lavorare, oggi vedono infranto il proprio sogno di un lavoro stabile e duraturo, in attesa di concorsi nella pubblica amministrazione. Siamo fortemente preoccupati – continua -, da una indagine sindacale, almeno altri 500 posti di lavoro di operatori sanitari nella provincia di Foggia delle aziende sanitarie private sono a rischio licenziamento per via della norma che non lascia scampo alle imprese”.
“Indiscutibilmente non si può trovare una scorciatoia alla norma, ma certamente bisogna farsi carico del problema, altrimenti si rischia di soffocare il sistema sanitario che in parte resiste grazie ai contratti a tempo determinato. Stiamo per chiedere alla Regione Puglia ed alla Prefettura di Foggia un tavolo tecnico permanente per cercare di trovare soluzioni al problema. Certamente non staremo fermi a vedere con i nostri occhi uno stillicidio sanitario che quasi certamente si ripercuoterà sulla efficienza dei servizi ai cittadini. Non nascondiamo il nostro malessere per questa ulteriore vertenza – conclude – che se non vedrà modifiche alla norma irrigidirà ancor di più le aziende ed i lavoratori costretti ancora una volta a subire ripercussioni”.