Ieri sera dopo una estate di tregua, grazie alla chiusura dell’impianto di Contrada Ripatetta ex Bioecoagrim oggi Maia Rigenera, è tornata insistente e pericolosa la puzza. Il consigliere regionale Giannicola De Leonardis ha presentato oggi un’interrogazione urgente al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, sull’odore nauseabondo che puntuale è riapparso a turbare le serate e le notti in particolare dei cittadini di Lucera e Foggia. Una questione ben nota che si trascina da anni, e che appare ben lontana da una definitiva soluzione, nonostante ripetuti controlli e analisi approfondite.
De Leonardis, che ha rimarcato come, oltre ai disagi determinati dal cattivo odore, vadano “considerate fondate e legittime anche le preoccupazioni della popolazione per la salute”, ha chiesto al Governatore se è a conoscenza dell’inquinamento olfattivo/ambientale indicato, e della presenza di un grande impianto di compostaggio sul territorio di Lucera, strettamente collegato a quanto è accaduto e sta accadendo, e oggetto di numerose iniziative e provvedimenti di natura legale e giudiziaria. Del progetto di ampliamento dell’impianto, “e del rischio di amplificare il problema al punto da trasformarlo in una vera e propria emergenza, di natura olfattiva, ambientale e sanitaria”.
E quindi, se “ritiene imprescindibile il diritto per una vasta comunità di essere tutelata sul piano ambientale e sanitario, senza essere sacrificata per altre ragioni, e il dovere della Regione Puglia di garantire questo diritto”. Come? Per il consigliere sollecitando “nuovi e immediati controlli da parte di ARPA Puglia, per verificare ancora una volta cause e nature di tali emissioni odorigene, e i vertici dell’Asl Foggia per controlli al fine di valutare eventuali ripercussioni dal punto di vista sanitario”. E soprattutto, valutando “l’opportunità dell’ampliamento di un impianto che sta avendo un tale impatto negativo per il territorio, senza avere prima definitivamente risolto un problema che si trascina da anni, e senza adeguate garanzie per la salute e la qualità della vita dei cittadini e delle comunità interessate”.
Intanto il sindaco di Lucera Antonio Tutolo, che da anni si batte contro l’impianto e per portare a casa una sua riconversione ha annunciato via social che domenica prossima dalle 11 alle 13 l’amministrazione comunale sarà in piazza Duomo per dare informazioni sul progetto di conversione dell’impianto ex bioecoagrimm. Il suo comizio arriva una domenica dopo quello del comitato Lucera non Tace. “Vogliamo una scelta condivisa, consapevole, e, informeremo su quale percorso sarà intrapreso. Vogliamo fare la scelta migliore per la città e vi vogliamo rendere partecipi perché la città non appartiene a noi che l’amministriamo ma a tutti. Una città che sa è una città più matura”, ha rimarcato il primo cittadino svevo.
Prosegue la polemica di alcune forze politiche. Nei giorni scorsi il Meet Up Lucera 5 Stelle si era occupato del numero di transiti giornalieri di camion previsti per l’impianto anaerobico. “Il 3 agosto 2018, avevamo informato la Cittadinanza che il nuovo progetto Ecoagrim (ora Maia Rigenera) da 265 mila tonnellate all’anno, prevede che Ripatetta venga invasa da ben 105 transiti giornalieri di mezzi pesanti. Se il dato fosse stato errato, ci saremmo aspettati una replica dagli imprenditori che hanno presentato il progetto, e invece è il Sindaco di Lucera a rimbrottarci, durante il suo stravagante “comizio” di venerdì sera, asserendo con i suoi noti modi raffinati che non sappiamo fare neppure le moltiplicazioni, perché secondo Lui sarebbe assurdo se ci fossero 105 transiti giornalieri”.
Anche i Fratelli d’Italia con l’avvocato Ettore Orlando tornano sull’argomento, con l’annuncio di aver protocollato istanza di convocazione del Consiglio Comunale monotematico per l’emanazione di un atto di indirizzo di carattere generale che ribadisca il divieto -peraltro già contenuto nel PUG- di realizzare impianti in zona agricola di particolare pregio come quella investita dalla richiesta di variante avanzata da Maia Rigenera Srl. “Ove la proposta di Fratelli d’Italia fosse accolta non solo sarebbe ribadito il divieto dell’atto di pianificazione generale ma sarebbe impedita anche la concessione per il futuro di varianti urbanistiche finalizzate al mutamento di classificazione, segnatamente per insediarvi impianti di trattamento e deposito di rifiuti. Scelta simile -anzi identica- è stata adottata dal Comune di Lucera nel caso singolo -ma costituente precedente di grande importanza- della richiesta formulata dalla ditta BIOGESTIONI srl in contrada Galvanese.La soluzione prospettata presenterebbe inoltre i seguenti vantaggi: impedire la sottrazione di ulteriore superficie agricola di pregio alla coltivazione; adottare una scelta di carattere generale coerente con l’impostazione del PUG di recentissima approvazione e con la soluzione già adottata dall’amministrazione in caso assolutamente identico; salvaguardare la salute dei cittadini nel rispetto del principio di cautela; vincolare probabilmente la Provincia nelle future determinazioni con esito negativo della procedura autorizzativa promossa da Maia Rigenera srl, così come peraltro già verificatosi nel caso di Biogestioni srl.Ciò eviterebbe di dover ricorrere non solo alla consultazione popolare ma anche a costose consulenze che il sig. Sindaco in molti suoi interventi ha ritenuto”.