Una due giorni al Campus Everest a Giovinazzo per molti maggiorenti azzurri di Capitanata, a cominciare dal sindaco di Foggia Franco Landella tra le prime file sia nel corso dell’intervento della vicepresidente della Camera Mara Carfagna venerdì pomeriggio sia a quello dell’attuale leader del partito Antonio Tajani, sabato pomeriggio, sempre accanto al Senatore toscano Massimo Mallegni, ex sindaco di Marina di Pietrasanta tra i forzisti più amati da Silvio Berlusconi per la sua verve e la sua telegenia (in alto entrambi in foto).
Landella ha avuto il sostegno pieno dal partito regionale coordinato dal senatore Gino Vitali per la sua ricandidatura alla poltrona di primo cittadino del capoluogo.
Il tavolo del centrodestra è regionale. Venerdì in prima fila c’era anche il coordinatore regionale della Lega Andrea Caroppo: se Bari avrà un candidato sindaco leghista, a Foggia la Lega non potrà che appoggiare Forza Italia, ossia Landella. Ad Everest si sono visti anche il coordinatore provinciale Raffaele Di Mauro, assai spiazzato dal rilancio landelliano e in odor di sostituzione alla segreteria di Capitanata, il vicepresidente del Consiglio regionale Giandiego Gatta, il capogruppo al Comune Consalvo Di Pasqua in compagnia di Luigi Vigiano e Leo Iaccarino, prossimo ad entrare in Forza Italia, per rendere ancora più competitiva la lista per le amministrative del 2019.
Molte strategie si collegano anche alla partita delle provinciali, che, ormai è certo, si disputerà per la presidenza il 31 gennaio, senza rinvii a gennaio o accorpamenti col rinnovo del consiglio. Forza Italia potrebbe sostenere il candidato presidente della Lega solo se questa sarà poi alleata alle amministrative comunali del 2019. I nomi in campo sono diversi. Di certo il sindaco di Peschici Franco Tavaglione, ma anche il trasversale Lino Monteleone, il sindaco Di Michele di Carapelle su cui molti stanno puntando o Nicola Gatta da Candela, supportato in massima parte dall’assessore regionale Leo Di Gioia, la cui ambiguità politica cresce. Fa ancora coppia con le strategie del Pd del collega assessore Raffaele Piemontese? È un arcano, che potrebbe svelarsi alla Festa dell’Unità del prossimo fine settimana. Lo stesso Nicola Gatta, dirigente di Confagricoltura e nel consiglio del Consorzio per la Bonifica della Capitanata, non dispiace a Raffaele Di Mauro e sta cercando appoggio anche tra i moderati di Franco Di Giuseppe, la cui compagine in consiglio comunale a Foggia esprime 3 eletti dal pesante voto ponderato.
In Forza Italia il dibattito e gli esami ravagliati non mancano.
“Ci sono delle analisi impietose sul nostro partito- ha detto Carfagna- Non vogliamo essere ipocriti parlo con il cuore, al di là della neutralità che il mio ruolo mi impone, leggo di un partito in liquidazione in dissoluzione. Ma abbiamo avuto 700 iscrizioni per quest’evento. Abbiamo una elevata qualità della platea, conosco Giovinazzo, è una platea fatta di bravi amministratori e dirigenti, di giovani militanti e seniores, che continuano a portare in alto la bandiera di Forza Italia, lo abbiamo fatto in anni difficili, anche questo lo è, anzi questo è uno dei momenti difficili della nostra storia, ma noi non arretriamo di un millimetro. Sapremo rialzarci e ripartire, perché abbiamo un’ambizione, non siamo solo orgogliosi del nostro passato, fatto non di slide e di like, ma di provvedimenti concreti, vogliamo scrivere il futuro e di delineare una nuova prospettiva, dare rappresentanza a quei moderati e liberali, non tradiremo la loro fiducia. Non è facile riacciuffare chi si è allontanato da noi. Non è facile lo scenario, con eventi inediti a livello internazionale, ma noi sapremo rappresentare quel Paese che continua a fare”.