“La Fiera del Levante rappresenta da sempre uno dei più importanti appuntamento per l’economia del nostro Paese e per la sua proiezione internazionale, e lo dico da presidente del Consiglio e da pugliese”. Così ha esordito il premier Giuseppe Conte durante l’inaugurazione della campionaria pugliese. “L’obiettivo è quello di creare la stessa fiducia che caratterizzò l’Italia dell’ultimo dopoguerra”. Conte ha poi parlato delle imprese: “Fin dall’inizio il faro che ha mosso nostra azione è stato quello della massima attenzione agli interessi cittadini ma ciò non significa una diminuita attenzione al mondo delle imprese”, ha detto. “La forza delle nostre imprese – ha aggiunto – potrà aiutarci a produrre quelle risorse di cui abbiamo bisogna per un paese più giusto, più forte, più inclusivo. Noi vogliamo aiutare chi intraprende per creare ricchezza, per sé stesso e per gli altri. Reddito cittadinanza e riforma fiscale saranno due pilastri su cui lavoreremo per sagomare una manovra che sia anche di equità sociale”.
I nodi Taranto e Foggia
“Siccome il presidente è pugliese oggi siamo particolarmente affettuosi e gentili con lui. Dopodiché, devo riconoscere che a nessuna delle questioni che sono state poste sono state date risposte. A Taranto e a Foggia, a causa della revoca del finanziamento per le periferie, saltano 50 milioni di euro. Questo è un problema”, ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.
“Da pugliese a pugliese – ha detto Emiliano a Conte nel suo discorso -, orgoglioso che un nostro corregionale dopo Salandra e Moro sia diventato Presidente del Consiglio, volevo dirle che ho apprezzato il suo stile, il suo approccio alle questioni, il suo sguardo di verità, il fatto che dopo avermi visto addosso la maglietta della protezione civile, anche Lei l’ha indossata con la stessa umile semplicità con la quale indossa gli eleganti abiti del premier. Si sforzi di mantenere queste qualità che l’esercizio del potere tende a sfaldare se non affrontato praticando le virtù cardinali della prudenza, della giustizia, della fortezza e della temperanza. Prudente è chi promette solo ciò che sa di poter realizzare e quindi sempre un po’ meno di ciò che ritiene possibile. Giusto è chi rispetta i diritti di ciascuno, costi quello che costi senza calcoli di convenienza personale. Forte è colui che non si spaventa di fare ciò che è giusto. Temperante colui che sa frenare i desideri eccessivi, ed in particolare il narcisismo di chi si sente applaudito qualunque cosa faccia.
Sappia che questa Regione sarà sempre nelle alterne fortune della vita pubblica casa sua, venga qui nei momenti di gioia e di svago, ma anche in quelli più difficili. Chieda aiuto e sostegno a questa gente meravigliosa e vedrà che non rimarrà mai solo. Tiri dritto e li rappresenti assieme a tutti gli altri italiani in conformità al giuramento che ha fatto sulla Costituzione senza farsi intimorire o allettare. Potrà sperimentare che la felicità del suo ruolo sta tutta nel servizio che si presta e nel rispetto e gratitudine che se ne ricava, e non negli effimeri trionfi e negli applausi della folla. A queste non semplici condizioni, conti sempre su di noi e sulla nostra lealtà. Chi prima di Lei ha tradito le nostre aspettative e ci ha mancato di rispetto non è stato più accolto con lo stesso sincero calore col quale Le diamo il bentornato nella terra che con orgoglio rivendica di averLe dato i natali”.