“Il lago di Varano è una risorsa ambientale straordinaria e un’altrettanto straordinaria risorsa economica e occupazionale, purché gestita con l’intelligenza e l’accortezza che si devono alla sua unicità e delicatezza”.
Ne è convinto il sindaco di Cagnano Varano e vice presidente del Parco Nazionale del Gargano Claudio Costanzucci Paolino e ne sono altrettanto convinti i partecipanti alla tavola rotonda organizzata a Bagno di Varano domenica scorsa, in occasione della Varanea, sul tema: “Lago di Varano: sviluppo ecosostenibile e strategie per una valorizzazione territoriale condivisa”. Nello spiazzo antistante il Museo del Territorio e della Cultura Lagunare, davanti ad un pubblico attento e partecipe, si sono confrontati: Claudio Costanzucci Paolino, sindaco di Cagnano Varano; Carlo Guerra, sindaco di Ischitella; Matteo Silvestri, assessore di Carpino; Raffaele D’Adamo, direttore ISMAR-CNR di Lesina; Carmela Strizzi, direttrice f.f. dell’Ente Parco Nazionale del Gargano; Giampiero di Lella, responsabile UTC Comune Cagnano Varano.
Con l’intento di replicare la buona prassi collaborativa messa in atto dai 3 Comuni lagunari con il programma di rigenerazione urbana, “stiamo lavorando ad un regolamento condiviso per le attività di pesca e mitilicoltura nel lago – ha affermato Costanzucci – fondato sulla sostenibilità ambientale e la compatibilità tra attività lagunari, marittime e dell’entroterra”. Ciò riguarda particolarmente la mitilicoltura, giacché nello specchio di mare di fronte l’istmo di Varano esiste uno dei più grandi allevamenti di cozze europei. “Questa attività è compatibile con l’ambiente – ha affermato Guerra – ma pone problemi di gestione da risolvere avendo ben presenti tanto i diritti dei pescatori che i vincoli di legge”. Ciò rafforza la “volontà dei Comuni di lavorare insieme – ha aggiunto l’assessore Silvestri – per questo siamo impegnati ad elaborare un regolamento della pesca coordinato con quelli di Cagnano e Ischitella sulle cui basi avviare il confronto con la Regione Puglia”. Una volta conclusa la complessa procedura, ha sottolineato Di Lella, “la vera sfida sarà l’applicazione seria e costante delle norme condivise tra le istituzioni e con le comunità”.
“Varano e Lesina sono importanti e preziose per la loro biodiversità – ha affermato D’Adamo – che va preservata per il futuro con un’oculata gestione del presente”. Come si propone di fare il Parco Nazionale del Gargano “affiancando i pescatori e collaborando con loro alla conservazione delle risorse lagunari – ha aggiunto Strizzi – attivando misure per la riduzione dell’impatto di specie non autoctone, come il granchio blu, e per la bonifica dei canali e delle foci, coinvolgendo anche loro nei progetti di valorizzazione turistica”.