Pescano tra i pentastellati delusi i tre attivisti Vincenzo Rizzi, Francesco Paolo Gentile e Marino Talia, di Italia in Comune, la lista civica ispirata dal sindaco Federico Pizzarotti (nella foto sopra). Il loro radicamento sta andando avanti e presto potrebbe far parte delle loro fila anche il sanseverese Giorgio Sernia, un attivista del M5S, filtrato dallo staff di qualità alle ultime Parlamentarie per le elezioni politiche del 4 marzo.
Bastano 5 aderenti per aprire una sede. “Quello che ci contraddistingue dalle altre liste civiche è che noi abbiamo una solidità a livello nazionale, dei valori. Il partito è organizzato su base nazionale e ne è riconosciuta l’autonomia decisionale e propositiva degli organismi regionali, provinciali o comunali e sub comunali, previo il nulla osta, da parte del Coordinamento Nazionale, dei rispettivi statuti. Non siamo un partito dal non-statuto o dalla non-sede. Questa è la nostra forza rispetto al MoVimento e rispetto ad altri civismi. Noi abbiamo lasciato un partito con 11 milioni di voti, per avere la possibilità di far politica dal basso”, spiega Talia a l’Immediato.
Al momento gli esponenti stanno dialogando col centrosinistra e con le forze civiche per le amministrative del 2019. Anche il consigliere Vincenzo Rizzi, che è entrato in consiglio comunale grazie al 7% raggiunto dal Movimento, benché quella lista nel 2014 avesse perso il simbolo e la certificazione di Beppe Grillo, sa bene che è difficile raggiungere performance adeguate per il ritorno nei banchi di Palazzo di Città. Le preferenze in una lista civica non sono facili da accumulare.
“È scontato che ci collocheremo dentro una coalizione che ha dentro tante liste, il limite del MoVimento 5 Stelle è questo: loro vanno soli. Io dubito anche che riescano a formare la lista, senza dividersi come accadde nel 2014”, aggiunge Talia.
Non mancano i dissapori alla ex Singer, anche tra le personalità più influenti e militanti. Molti attivisti pentastellati nel Meetup unico sono divisi sulle idee e sulle visioni e non solo sul metodo per selezionare il candidato sindaco/a.
Italia in Comune spera sotto sotto in disaccordi e divergenze tra i grillini. Persone “cacciate” o allontanate dal M5S o semplicemente critiche potrebbero giungere a dare sostegno.
Una cosa è certa: mai con la Lega. Se anche Franco Landella dovesse decidere di proseguire con la sua esperienza tentando il secondo mandato e perdendo quindi dei pezzi della possibile coalizione di centrodestra e tra questi la Lega, Italia in Comune non sarà mai alleata degli epigoni di Matteo Salvini. Il civismo, se non sarà alleato del Pd o di Forza Italia, non potrà includere la Lega. “Ci divide tutto da Salvini, noi siamo meridionalisti e sappiamo che quello che Salvini dice sul Sud sono solo operazioni di facciate, false, per ottenere voti”