Le parole dello striscione dei tifosi della Curva Nord del Foggia, “64 pezzenti senza dignità, Comune vergogna”, affisso nella notte a Palazzo di Città, in relazione ai 64 posti dello Zaccheria, che l’amministrazione si è preservata nella convenzione con la società per ogni partita casalinga, ha scosso gli animi degli eletti comunali.
Biglietti sì biglietti no? Tutti i consiglieri prendono le distanze dalla convezione la cui responsabilità ricade oggi solo sul sindaco Franco Landella. Molti si affannano a postare sui social le immagini dei loro abbonamenti, vecchi e nuovi, per dimostrare che non hanno mai accettato nessun privilegio, altri fotografano tutti i loro biglietti, regolarmente acquistati.
In tempi di antipolitica anche un ticket dello stadio pagato può far la differenza. “Io non ho mai ritirato il mio biglietto, sono andato qualche volta in gradinata e ho pagato”, osserva Pasquale Rignanese. Come lui anche Nicola Russo e Pasquale Cataneo, che hanno sempre comprato il loro ticket nell’anello inferiore della tribuna ovest. Hanno le foto del tagliando con la somma pagata come prova, pronta per l’uso.
“Non ho mai goduto dei biglietti che la società ha messo a disposizione dell’amministrazione comunale, non è mai accaduto questo. abbiamo approvato in aula una mozione col voto unanime di tutti affinché la convenzione dello stadio venisse discussa in consiglio comunale, invece questa amministrazione l’ha confezionata in Giunta. Perciò tutto ciò che c’è da rimproverare da parte dei cittadini e dei tifosi, devono rimproverarlo a Landella e alla sua Giunta, noi siamo ignari di come è stata partorita quella convenzione. Che l’amministrazione debba avere la disponibilità di alcuni posti affinché le istituzioni, ma le figure apicali delle istituzioni, siano presenti è giusto, invece in passato pare vi sia stata una diffusione dei biglietti che andava in tutt’altra direzione”.
In quella mozione, promossa da Pasquale Cataneo con un emendamento di Vincenzo Rizzi, firmata da tutte le minoranze e approvata da tutti, si esplicitava che “dopo oltre cinque mesi dalla stesura della bozza di convenzione la stessa non è ancora stata iscritta all’ordine del giorno del Coniglio Comunale”. In quell’atto gli eletti chiesero di che la bozza di convenzione tra il Comune di Foggia e la Società Foggia calcio fosse portata all’attenzione del Consiglio Comunale per gli atti dovuti per legge, unitamente ad una relazione sulla situazione complessiva dell’intera struttura comunale.
“Solo una volta sono andato gratis, alla prima partita di Serie B, poi il mio biglietto l’ho sempre regalato a turno a varie persone dell’associazionismo. Chiaramente si è enfatizzato il concetto del tagliando gratis, ma una parte è dedicata ai posti riservati alle istituzioni, ma oggi tutti sono contro la politica. Devo dire però che anch’io sono contro la concessione di 64 biglietti gratuiti, si potrebbe prevedere al massimo uno sconto, una riduzione del costo ”, osserva il leghista Antonio Vigiano.
È critico Pasquale Cataneo, il quale sostiene che il sindaco ha perso un’occasione per dare risalto ad una convenzione che manca da anni, aprendo il dibattito alla massima assise. “Non siamo pezzenti, molti di noi il biglietto lo hanno sempre comprato, così come l’abbonamento al Teatro, facendo la fila di notte, ma non ne facciamo motivo di vanto, perché è la norma”, rimarca.
In passato il primo a sollevare dei dubbi sulla gestione dei biglietti fu Leo Iaccarino. “Qualcuno beneficiava a mio nome del mio biglietto incluso nei 32 posti riservati, ma ho imposto alla società di non accreditare più biglietti a mio nome. Il problema oggi è che se ci sono 64 posti riservati all’amministrazione comunale, non è detto che uno o due posti siano riservati a me consigliere comunale, sono 64 posti nella disponibilità dell’amministrazione comunale e possono essere anche tutti intestati alla stessa persona o alla stessa associazione. Noi consiglieri non abbiamo il posto riservato per noi non è che se io non ci vado nessuno lo occupa, assolutamente no, verrà occupato da qualcun altro”, spiega Iaccarino a l’Immediato. In questi anni di gestione Sannella-Fares, la società per semplicità aveva richiesto al Comune di inviare per le partite in casa la lista di persone, eletti o assessori o amici e clientes, che erano interessati a partecipare alla partita dagli spalti. Ad occuparsi della pratica a mercoledì e giovedì alterni è sempre stato il Gabinetto del Sindaco.
I più assidui allo Zaccheria, come si sa e come risulta da tanti video e selfie e scatti calcistici, sono sempre stati gli assessori Cangelli, Bove, Giuliani, alcuni dirigenti. Spesso accompagnati dai loro congiunti e figlioletti.
“Non essendo a conoscenza di chi andrà a gestire lo stadio, il Comune deve garantire alle istituzioni e all’ente proprietario di poter assistere alle partite. Sta alla coscienza delle persone accettare oppure no l’invito, ma da qui a fare offese personali nei confronti di chi ha fatto di tutto per chiudere dopo anni una convenzione, ce ne vuole, ci dispiace”, è stato il commento affranto dell’assessore allo Sport Sergio Cangelli, che ha lavorato più di un anno all’atto.