Nella giornata di ieri, Agenti della Polizia di Stato dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Foggia hanno notificato il decreto di espulsione emesso dal Prefetto di Foggia, con accompagnamento immediato alla frontiera ai sensi dell’art. 13 comma 2 lettera C del D. L.gs 286/98 a Bangaly Barete, classe 1998, sedicente cittadino guineano.
Il 25 giugno 2018, Berete è stato condannato alla pena di mesi 3 di reclusione per resistenza a P.U. e danneggiamento aggravato. Si tratta di soggetto violento che più volte è entrato abusivamente all’interno della mensa del C.A.R.A. di Borgo Mezzanone mettendo tutto a soqquadro ed in una occasione ha mostrato una pistola, rivelatasi poi giocattolo, simulando di sparare. Ha dichiarato, altresì, agli operatori dell’Ente Gestore di voler sottrarre una pistola e di aver intenzione di sparare ai presenti.
A supporto di ciò, la locale Commissione Territoriale il 28 giugno 2018, ritendendo che la complessiva condotta tenuta dal medesimo sia da considerare di gravità tale da non poter consentire che possa continuare a beneficiare del permesso di soggiorno per motivi umanitari, ha deciso di revocargli la protezione umanitaria, con provvedimento notificato in data 29 giugno 2018.
Nella stessa data gli è stato, altresì, notificato il decreto di revoca del permesso di soggiorno rilasciato per motivi umanitari emesso dal Questore di Foggia.
Il predetto cittadino straniero nella mattinata odierna è stato rintracciato da personale di questo Ufficio Immigrazione presso il C.A.R.A. di Borgo Mezzanone. A seguito di ciò il Prefetto di Foggia ha emesso nei suoi confronti, il decreto di espulsione con accompagnamento immediato alla frontiera e poiché non era immediatamente eseguibile, essendo il soggetto in questione, sprovvisto di documento valido per il rimpatrio, su disposizione del Superiore Ministero è stato collocato presso il CPR (centro per il rimpatrio) di Palazzo San Gervasio.