Sono culminate con l’incontro dello scorso 8 giugno, le due serate di presentazione delle prime linee delle ricerche in corso per la redazione del volume celebrativo del Millennio della Città di Troia, anniversario che cadrà il prossimo anno, nel 2019.
I due eventi dedicati alla Città di Troia nel Medioevo e in età moderna, sono stati coordinati dai professori Jean Marie Martin, storico e ricercatore dell’Ècole “Française de Rom” e Saverio Russo, storico e ricercatore dell’Università degli Studi di Foggia. Si è trattato di un addensarsi copioso di attenzione attorno a quello che sarà l’elaborato percorso per la redazione degli studi dedicati al volume in fase di realizzazione e da cui promaneranno tutte le iniziative riferite ai festeggiamenti del Millennio.
Patron e coordinatore delle iniziative l’assessore alla cultura del Comune di Troia, Fausto Aquilino, che venerdì, accompagnato da Claudio Grenzi, editore del volume di prossima uscita, ha presentato l’itinere che ha portato alla scelta del logo che sarà il fil rouge di tutti i progetti ed eventi dedicati al Millenario di Troia.
“Il Rosone – riferisce l’assessore Aquilino – per quanto caratterizzi la nostra Città e sia fortemente evocativo è risultato nel corso dei lavori non utilizzabile, poiché nel variare delle dimensioni e dei formati per i quali sarà destinato, tenderà a perdere fruibilità dal punto di vista visivo. Per questo motivo, Grenzi ha lavorato con una ricognizione di tutti quelli che potevano essere gli elementi più iconici e rappresentativi della nostra cittadina, partendo dalla Croce Viaria e passando per la lastra sepolcrale di Rùbria Marcella (sulla quale vi è la famosa raffigurazione della scrofa con i 7 porcellini), arrivando fino all’immagine del Cristo rappresentata negli Exultet per poi soffermarsi su una delle porte bronzee laterali della Cattedrale. L’immagine selezionata per la realizzazione del logo da candidare a simbolo delle celebrazioni per il Millennio della città di Troia, proviene infatti da una formella del portale laterale ovest della cattedrale, sulle quali compaiono le effigi dei vescovi troiani. Una iscrizione in versi ricorda che la porta venne eseguita da Oderisio da Benevento nel 1127 su commissione del vescovo Guglielmo II. L’immagine scelta allude quindi al dono di Gugliemo II alla Troiana Civitas, così come riportato nell’iscrizione incisa sulla scena”.
Un’ immagine significativa e fortemente evocativa, che ben si è prestata alla sintesi di un logo elegante, sotto le cui insegne andranno a concentrarsi i lavori della équipe di studiosi (solo per fare alcuni nomi, la professoressa Mavelli, i professori Baini, D’Amico e Spampinato, don Gaetano Schiraldi, tutti profondi conoscitori e ricercatori della storia della città di Troia) coordinata da Martin e Russo.
Prossimi appuntamenti dedicati al Millenario saranno presentati nel corso della programmazione dell’Estate Troiana 2018.