“La moda passa lo stile resta”, diceva Cocò Chanel. La moda non è qualcosa che esiste solo negli abiti. La moda ha a che fare con le idee, è un modo di vivere, di pensare. Ecco dunque che la moda diventa integrazione. Ne è stata un esempio la sfilata svoltasi ieri sera, nella sala del Tribunale di Palazzo Dogana, degli abiti di nuova creazione e vintage, realizzati nell’ambito del progetto “I saperi x l’inclusione” – Corso di Sartoria, promosso dal Rotary Club Foggia “U. Giordano”, presidente Luciano Magaldi, e coorganizzato con la Consigliera di Parità della Provincia di Foggia, l’avvocato Antonietta Colasanto. Partner del progetto la Caritas Diocesana–Emmaus-Acli. Responsabile e coordinatrice del progetto il socio rotariano Maria Buono. L’evento conclusivo di un percorso molto impegnativo ed articolato, che ha coinvolto 25 corsiste, donne extracomunitarie e italiane desiderose di integrarsi in culture e realtà diverse, che hanno avuto come tutor alunne dell’Istituto “Pacinotti” di Cerignola.
Il progetto, che sottende la filosofia rotariana del “servizio per il bene comune”, ha voluto rappresentare una sfida a luoghi comuni che tendono ad emarginare gli immigrati: per il club Rotary, che ha una visione planetaria essendo presente ed operativa con progetti umanitari in tutti i Paesi del Mondo, la diversità è ricchezza e l’integrazione può avvenire solo attraverso la formazione e l’inserimento concreto nel tessuto sociale.
In passerella gli abiti Anni ‘50, ‘60 e’70, vintage ed eleganti, tutti realizzati in extremis grazie all’impegno dell’esperta del corso, Michela Quitadamo, e delle corsiste, che hanno voluto così reagire al furto subito nei giorni scorsi, quando l’intera collezione venne asportata dalla sede sartoriale del Conventino Diocesano.
Durante la serata si sono svolte anche due esibizioni delle allieve della Scuola di Danza di Lucia Fiore impegnate in balli tratti dal Don Chisciotte – Variazioni Kitri – 1° Atto e dal “Lago dei cigni” di Cajkovskij – Cigno bianco e nero. Ha chiuso la serata la consegna degli attestati di partecipazione.