“Salta l’internalizzazione delle 20 postazione del 118 della provincia di Foggia, ed i soccorritori decidono per il sit-in di protesta davanti alla Asl Foggia. Saremo in 200 a chiedere il diritto alla internalizzazione ed il diritto all’uguaglianza con i colleghi della SanitaService”. A dichiararlo è il sindacato Usppi che, assieme alla Usb, ha proclamato lo stato di agitazione “per tutti gli operatori rimasti fuori dalla stabilizzazione” e lo sciopero.
“La Asl di Foggia – spiegano – ha deciso di far retromarcia nella internalizzazione delle postazioni di 118 cinque già decise e 15 in attesa di decisione. Ma la Regione Puglia ha deciso di bloccare tutto in attesa della nascita della azienda regionale della emergenza urgenza, ma questo favorirebbe solo coloro che attualmente sono dipendenti della Sanitaservice e non coloro che oggi lavorano per conto delle associazioni che gestiscono parte delle postazione del 118 nella provincia di Foggia ed in particolare sui Monti Dauni”.
“E’ l’ennesimo scandalo della Asl di Foggia e della Regione – continuano -, che ancora una volta dimostrano di non conoscere la realtà del 118 in provincia di Foggia, infatti rimarrebbero fuori 100 autisti e soccorritori delle associazioni di volontariato, continuando ad avere stipendi da fame, rispetto ai colleghi della Sanitaservice che saranno certamente assunti dalla nuova azienda regionale che gestirà il servizio di 118 e delle emergenze-urgenze. Daremo battaglia da subito. Daremo filo da torcere a chi sulla gestione del 118 si è comportato da principiante. Chiederemo alla regione puglia ed a Emiliano come mai si continua nel 118 foggiano a fare figli e figliastri. La Asl e la Regione devono assumersi l’impegno di internalizzare tutte le postazioni presenti nella provincia di Foggia o sarà tensione sociale”.
“Non indietreggeremo di un solo passo – concludono – a costo di protestare in maniera permanente davanti alla Asl di Foggia. L’internalizzazione si deve fare per tutti i comuni in cui è presente il 118. Il 20 giugno saranno tutti davanti alla direzione generale della Asl Foggia a rivendicare il diritto di essere stabilizzati”.