Il processo continuerà con i testimoni ma i due penalisti foggiani che difendono il giudice Michele Cristino (in foto) dopo il presunto scandalo degli esami pilotati per l’abilitazione all’esercizio della professione di dottore commercialista, hanno ottenuto quello che loro definiscono “un grande risultato quest’oggi in Tribunale”.
“Oggi, finalmente, sembra che si sia conclusa una sofferta battaglia giudiziaria: il Tribunale di Foggia, per primo, si è impegnato nell’affrontare compiutamente il problema riguardante l’utilizzabilità delle intercettazioni telefoniche ed ha dichiarato che il contenuto delle conversazioni intercettate non può trovare ingresso nel processo a carico del dottor Michele Cristino. Avevo già proposto l’eccezione di inutilizzabilità davanti al Tribunale del Riesame e l’avevo ribadita innanzi al GUP.
Ma, i Giudici aditi non avevano voluto affrontare il problema nella sua interezza, forse perché esse avrebbero avuto un significato assorbente sul prosieguo del giudizio. Oggi, dichiarata l’inutilizzabilità delle conversazioni intercettate, il processo sembra definito e risulterà anche ultroneo affrontare l’altro delicato problema del contenuto delle conversazioni, che rilevavano un semplice rapporto di amicizia tra il dottor Cristino ed il dottor De Pascale. Anche quelle conversazioni non avrebbero mai potuto dimostrare un illecito interessamento del dottor Cristino alla prova di esame della dottoressa Claudia De Pascale, perché quell’interessamento non c’è stato”.