

Rigettato l’appello della difesa e confermata la sospensione per Michele Cristino. Brutto colpo per il giudice della commissione tributaria provinciale di Foggia, fermato per 12 mesi per presunti favoritismi verso alcuni studenti agli esami scritti e orali per dottori commercialisti ed esperti contabili, svolti nel capoluogo dauno a cavallo tra fine 2015 e inizio 2016. I legali di Cristino ricorreranno in Cassazione.
Due in particolare gli episodi contestati al giudice, finito al centro delle indagini della Guardia di Finanza. Cristino, infatti, avrebbe rivelato al familiare di un candidato il superamento dell’esame scritto, rivelando notizie d’ufficio e commettendo, perciò, un reato. Inoltre, si sarebbe preoccupato di informare due candidati circa le domande che avrebbe rivolto durante gli orali.
Le indagini si avvalgono di alcune intercettazioni ma i legali di Cristino le hanno contestate chiedendone l’illegittimità. Stando alla difesa, il parente del candidato era già a conoscenza dei risultati della prova mentre non sarebbero dimostrabili le domande concordate per gli orali a favore di due studenti.
Nel frattempo, però, quelle intercettazioni hanno convinto i giudici del Tribunale della libertà di Bari a confermare la sospensione per Michele Cristino. Non resta che attendere l’esito del ricorso in Cassazione.