La versione online de Il Fatto Quotidiano, attraverso un articolo di Andrea Tundo, ha ripreso il caso dello scioglimento del Comune di Mattinata e lo ha fatto carte alla mano, ricostruendo quanto emerso dalla relazione del prefetto di Foggia, Massimo Mariani. Storie, intrecci e affinità tra criminali e politici raccontati in più riprese da l’Immediato. La nostra testata è stata anche citata in un passaggio che riportiamo integralmente.
“Mentre tra la Capitanata e il Gargano si continua a sparare – scrive il giornalista de Il Fatto -, con l’ultimo morto lasciato sull’asfalto il 26 aprile a colpi di kalashnikov, il ministro parla di uso “distorto della cosa pubblica” a Mattinata, più volte denunciato da diverse inchieste del sito locale Immediato.net, alcune delle quali ritornano negli atti dei commissari. Seimila abitanti, mare blu da far invidia, turismo e gli appetiti dei clan. In particolare i Romito, ai cui vertici c’era Mario Luciano, il boss ammazzato nella strage di San Marco in Lamis, e persone a loro legate da “vincoli familiari” o contigue sono “il punto di riferimento delle attività criminali organizzate” nel comune garganico. Una presenza, scrive il prefetto, “confermata” dal fatto che dal 2000 a oggi Mattinata è stata il teatro di “numerosi fatti di sangue” e di 6 casi di lupara bianca. “La quantità di omicidi, tentati e consumati, è ancora più impressionante – mette nero su bianco Mariani – se rapportata alla popolazione”.
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