Il nuovo corso di quello che un tempo è stato l’amato e innovativo “Mangia come parli” è stato inaugurato lunedì 30 aprile. Vinatteria è “l’avventura culturale ed enogastronomica” del bancario Leo De Santis, che è anche segretario cittadino del Partito socialista, ma a l’Immediato assicura che la politica non c’entrerà nulla, benché nessuno dimentichi che in Piazza Federico II, davanti a quelle stesse botti, Gianni Mongelli annunciò la sua volontà di accettare la sfida delle Primarie del 9 marzo del 2014, che poi perse. Sarà questo il luogo, sorseggiando un calice, in cui saranno concepiti l’alleanza del centrosinistra e il candidato sindaco del Comune di Foggia per il 2019? “Perché esiste il centrosinistra?”, scherza De Santis con una sua contro domanda. “No, non ci sono motivi elettoralistici nella mia scelta. Ho sempre sognato di avere un locale, ho avuto la possibilità di rilevarlo ed eccomi qui. Sarà un posto aperto alle contaminazioni culturali ed artistiche con una cucina interamente a km zero”.
I vini così come i salumi e i formaggi sono tutti di aziende della Capitanata. Da Petrilli a Borgo Turrito. All’apertura di Vinatteria si è brindato con la mostra “In Alto i Calici” dell’artista Daniela d’Elia, che è anche la direttrice artistica del wine lounge club.
Atmosfera chic e calda, con un bordeaux–magenta alle pareti che rinvia ai rossi pugliesi. Prezzi politici. Vino, arte, musica, prosa e poesia. Queste le suggestioni di Vinatteria, che comincerà a proporre eventi il prossimo 10 maggio col format “Pagine note” e la presentazione di “E se restassi”, il saggio autobiografico dell’autrice manfredoniana Francesca Brancati. Un libro e la chitarra di Pierluigi Vannella insieme all’artista Daniela d’Elia.
“Ci stiamo rodando, conosco Leo da tantissimi anni, abbiamo le stesse inclinazioni, Vinatteria, che ha trattenuto per motivi tecnici il vecchio nome, è una operazione culturale e commerciale, ho accettato di collaborare per l’organizzazione degli eventi pochissimi giorni fa. Laddove ci sono arte e cibo mi ci butto”, spiega a l’Immediato la stessa illustratrice e pittrice d’Elia. “Ci sarà anche musica live, è stato creato un mini palcoscenico ad hoc: l’idea è quella di coniugare arte e cibo, proponendo una mostra al mese. Io credo che agli artisti piacerà, qui da noi i locali non sono visti come luoghi adatti alle esposizioni, mentre a Milano, a Roma, le mostre nei locali sono la norma, perché consentono una maggiore fruizione rispetto ai musei o alle gallerie dedicate”.