Fiera dell’Agricoltura a Foggia, focus sul mercato del legno: “80% tagliato in modo illegale”

Nel pomeriggio il Consorzio di Bonifica Montana del Gargano ha presentato delle idee e delle informazioni sulla “certificazione forestale e abitare sostenibile”

Primo giorno di Fiera dell’Agricoltura oggi a Foggia. Nel pomeriggio il Consorzio di Bonifica Montana del Gargano ha presentato delle idee e delle informazioni sulla “certificazione forestale e abitare sostenibile”, con la partecipazione dell’assessore Leonardo Di Gioia.
La certificazione forestale sta diventando essenziale nel ciclo green. L’Italia è il quarto paese in Europa nelle costruzioni edili in legno.
Il sistema della certificazione sta in piedi su due gambe che si connettono a formare due pilastri.
Il mercato del legno non è tranquillizzante: l’80% del legname tagliato nel mondo è illegale, un quinto del legname energetico proviene da aree protette. Quello del legno è il terzo mercato illegale nel mondo, la certificazione compie il primo passaggio per accertare la legalità della merce.
Su 10 milioni e mezzo di tonnellate di legna da ardere più di 8 milioni sono illegali. L’Italia – nella percezione dell’indice di corruzione nel segmento del legno – non sta messa benissimo, è al 54esimo posto in Italia.
La certificazione serve anche a contrastare i cambiamenti climatici: solo l’Europa ha incrementi di superfici forestali. La deforestazione ha un peso importante nell”inquinamento, vale circa un quinto sul totale.
781mila ettari certificati di boschi in Italia pari alla”8%.
3 le aziende certificate della filiera delle foreste certificate per la Puglia, zero però gli ettari. Anche i pioppeti possono essere certificati.
La Foresta Umbra potrebbe trovare la sua valorizzazione anche con i fabbricati in legno. La filiera del Friuli con l’architetto Stefano Boeri ha realizzato un quartiere in legno per l’emergenza terremoto ad Amatrice.
Il Consorzio in tale contesto intende diventare attore della certificazione lignea. Per l’Ente la gestione del legno rappresenta una diversificazione importante come spiega a l’Immediato il presidente Giovan Battista Terrenzio. Non solo acquedotti, irrigazione, acque reflue, ingegneria naturalistica e tutela del territorio, ma anche cura della foresta, c’è questo nel futuro del Consorzio montano.
Si sta avviando un accordo di programma con Arif, Regione Puglia, Unifg e presto si tenterà di allargarlo al Parco del Gargano per gestire i 10mila ettari regionali di Foresta Umbra  tra Vieste e Vico, che in parte è faggeta in parte bosco meno pregiato.

“Il nostro progetto mira ad utilizzare il legno e a sviluppare una natura produttiva. I tagli sono selettivi. In Puglia ci sono zero ettari di bosco con certificazione. Avere un bosco certificato di creare sviluppo compatibile”, osserva il presidente ed imprenditore agricolo.
Faggi, querce, pino d’Aleppo, pino marittimo, castagno. Sono tanti gli alberi presenti sul Gargano. “La biomassa è l’ultimo stadio del nostro lavoro. Puntiamo al legno per costruzioni”.
Nel corso del convegno sono stati illustrati dei modulo abitativi dispieghevoli in legno targati Madi home.
“C’è un salto di qualità nella Fiera del 2018, siamo passati da una fase sperimentale ad un contenitore di merito, consistente sul legno.  Stiamo dando un senso ad un patrimonio pubblico, che spesso è stato solo decorativo. Abbiamo colto questa opportunità: sul tema della certificazione dobbiamo ragionare. Sarà mia cura fare un’analisi con gli uffici per capire se i Consorzi possono diventare enti di certificazione”, ha concluso l’assessore regionale Di Gioia. “Da sempre la Foresta Umbra è vista o per gli sciagurati incendi o per i picnic domenicali, ma la filiera del legno crea economia. Mai nessuno in questi anni ha immaginato una economia sulla foresta, c’è stata una economia sommersa, la foresta non è un bene improduttivo. Farebbe male la politica a non attivare processi di questo tipo”.



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