
Il neo delegato alle buche Antonio Annecchino, capogruppo di DestinAzione Comune a Foggia, questa mattina insieme al collega Luigi Viggiano, aveva un foglietto con almeno 10 strade in cui intervenire. Il lavoro di ripristino del manto stradale, per il quale ha accettato di impegnarsi, è lungo e faticoso.
La maggioranza a 17 eletti del sindaco Franco Landella sembra ricompattata grazie all’ingresso provvidenziale dei tre consiglieri, Sergio Clemente, Saverio Cassitti e Leo Iaccarino, tuttavia in Via Gramsci va in scena quotidianamente la fitta rete di chi sta tentando di ricostruire un’altra coalizione di centrodestra per le elezioni del 2019.
Sono ormai frequenti gli incontri in un noto bar tra il leader dei Fratelli d’Italia e oppositore numero uno di Landella, Giuseppe Mainiero (nella foto in alto), che lì ha il suo studio, e l’ex assessore regionale Enrico Santaniello (nel riquadro), che già alle Politiche era stato tra i grandi elettori della candidata dei Fratelli d’Italia, Antonella Spezzati.
L’ex candidato sindaco del centrodestra nel 2009 che perse per un soffio le amministrative al primo turno e fu poi travolto dai tradimenti al ballottaggio, quando vinse l’inedita coppia Mongelli-Lambresa, sembra credere nel progetto del giovane commercialista temerario e legalitario. A lui si stanno annettendo anche molti imprenditori e pezzi di centrosinistra confusi.

Alcuni però rimproverano a Mainiero di essere troppo legato alla sua pettorina meloniana. “Il suo progetto dovrebbe essere trasversale, solo così potrebbero seguirlo anche Sciagura, Rizzi e perché no anche il Pd di Marasco”, azzarda un osservatore delle dinamiche consiliari.
Potrebbe essere Mainiero il candidato unico dei civici, per un civismo rinnovato da Terza Repubblica? A questa domanda l’ex candidato alla Camera del centrosinistra nel collegio uninominale di San Severo Rosario Cusmai risponde alzando le spalle. “Molto del futuro delle prossime amministrative dipende da quale Governo si formerà a Roma, non mi pare che Mainiero abbia abbandonato i Fratelli d’Italia”.
Ma chi sarebbe disposto a sfiduciare Landella in un suo ipotetico secondo mandato per accogliere la proposta di Mainiero e sfidare i 5 Stelle?
Sul tema l’azzurro Paolo La Torre, presidente della Commissione Bilancio, è schietto al nostro net journal: “La coalizione c’è ed è quella che c’è in aula, frutto delle urne del 2014, abbiamo stipulato un contratto con i cittadini per governare la città, non è questo il momento per porre la questione delle amministrative del 2019. Cominceremo a parlarne a Natale, oggi dobbiamo portare a termine responsabilmente il nostro mandato. Credo che a prescindere dal Governo nazionale, più si allarga la coalizione e meglio è. Il Pd così come i civici sono lontani da noi, che Mainiero sia insofferente e ambisca a candidarsi a sindaco è risaputo”.

La Torre non nega di poter essere tentato dalla Lega, dal momento che come è apparso chiaramente nella riunione di Lucera il segretario regionale e Senatore Gino Vitali non recepisce le lagnanze e le istanze dei portatori di voto, primo fra tutti quelle del campione di consensi Giandiego Gatta. Vitali sembra “di gomma”. “Oggi la Lega è un partito moderno, bisogna valutare tutte le ipotesi – ammette La Torre – ci sono dei corteggiamenti per Gatta da parte della dirigenza leghista, di certo la Lega non è chiusa ai soli 3 consiglieri comunali che oggi la compongono. Credo che tutto il centrodestra potrebbe trarre vantaggio da un Governo M5S-Pd, tutta l’arrabbiatura che è stata canalizzata da chi ha cavalcato l’onda della protesta sarebbe ricondotta nel centrodestra d’opposizione”.