23 aprile 2017, il Foggia dopo 19 anni di assenza, fallimenti, retrocessioni, illusioni e agonie, torna in Serie B. Una domenica di fine aprile paralizzò un’intera città. Una lunga giornata che per un migliaio di tifosi iniziò con il lungo viaggio a Fondi, nel Lazio. E’ lì che i satanelli riuscirono a strappare un solo punticino, quello che serviva per la promozione diretta, ai rossoblu in corsa per la salvezza.
Foggia era rossonera in ogni angolo della città: dal centro alla periferia, dalle abitazioni ai negozi sventolavano solo bandiere e magliette a righe rosse e nere. I maxi-schermo installati in piazza Giordano e piazza Cavour radunarono tutto il popolo rossonero. Al triplice fischio era fatta: Serie B! Intorno alle 22 la squadra arrivò sul palco davanti la Villa Comunale dove ad attenderli c’erano 50mila persone. E quelle immagini, riprese da un drone che sorvolava la magica notte del Foggia Calcio, fanno sognare ancora un’intera città. I caroselli non si fermarono un istante, trombette, cori, fumogeni, tutto senza sosta. Qualcuno improvvisò anche un bagno nella Fontana del Sele. L’adrenalina era irrefrenabile. Sul palco i protagonisti di una stagione da record tra vittorie e successi come pochi avevano fatto negli anni passati. C’era il mister Giovanni Stroppa, lui c’era e c’è sempre stato. C’erano i fratelli Sannella, il presidente Fares, l’altra proprietà dei Fratelli Curci.
Due decenni d’assenza fanno subito capire al Foggia che la Serie B è tutt’altra cosa e a fine agosto, ad inizio campionato, emergono le prime difficoltà. La squadra è stata appena puntellata, l’ex ds Di Bari cambia poco e insieme a Stroppa crede che la vecchia retroguardia ce la può fare anche nel campionato cadetto. Il girone di andata è altalenante e i dauni occupano quasi sempre gli ultimi posti in classifica, in piena zona playout. Nulla fa perdere le speranze perchè qualcosa tiene vivo l’entusiasmo: è una squadra che gioca a calcio, crea infinite occasioni gol ma concretizza poco. Mancano esperienza e maturità. A novembre salta il ds Di Bari, arriva Luca Nember. Con il suo ingresso si inizierà a parlare di Rivoluzione Foggia, e così sarà. A gennaio si respira aria nuova in campo e i satanelli iniziano a fare la differenza, macinando punti in classifica, dimostrandosi un leone in trasferta e ad aprile raggiungono quota 50 punti: sono salvi. Ma non è tutto, perché se i risultati fanno finalmente sorridere e tranquillizzano una piazza calda come Foggia, sempre molto difficile da domare, si abbatte un’altra tempesta. Nel mese di marzo 2018 il Foggia Calcio è la prima società italiana ad essere commissariata. La decisione arrivata a seguito dell’arresto del patron Fedele Sannella che si abbatte come un fulmine a ciel sereno che riempie di interrogativi sul futuro della società. A tranquillizzare tutto e a far ben sperare ci pensano Agnelli e compagni, che rimangono uniti e a testa bassa pensano a salvare il Foggia e ad oggi fanno di tutto per tenere accesa un’altra speranza: quella di arrivare tra le prime otto squadre a contendersi i playoff.