Al motto di “Io ci sono” si sono dati appuntamento Rino de Martino, Luigi Pompilio, Luigi Mazzei e molti altri esponenti del ceto politico provinciale moderato attorno al leader barese campione con 52mila preferenze, Massimo Cassano.
Il tentativo è quello di sempre: far rinascere l’eterna balena bianca a Foggia e in Puglia intorno ad un progetto che porta la sigla di Puglia Popolare. La chimera quella ancora più annosa: scalare un partito del capo, quale quello di Forza Italia. In attesa di ottenere, se vi riuscirà e Francesco Paolo Sisto permettendo, il coordinamento regionale di Forza Italia, Cassano punta a coagulare le forze del centrodestra per le prossime competizioni elettorali per garantire delle vittorie alle prossime tornate. Da Bari a Foggia fino alla Regione Puglia. L’obiettivo è il 2020.
In sala tanti centristi in cerca di casa, vecchi e nuovi. A cominciare dall’ex capogruppo Pdl nella Provincia ente di primo livello Paolo Mongiello, che sogna di essere il candidato del dopo Landella, per un centrodestra largo e plurale.
Con lui Franco Di Giuseppe, Raffaele Di Mauro e Lucio Tarquinio. Assenti tutti i consiglieri legati al sindaco di Foggia, che pure era molto amico di Cassano. Ma l’ex sottosegretario un tempo alfaniano ha avuto parole pubbliche non positive per lui, appellando ancora una volta Michaela Di Donna solo come “la cognata”.
L’ex senatore tradito da Raffaele Fitto è apparso molto voglioso di rivincita. Oggi i partiti da soli non sono in grado di vincere, è questa la certezza di Puglia Popolare. “Abbiamo un obiettivo: vincere. La lista si chiamerà “Alleanza per Foggia” e Alleanza per la Puglia, le energie ci sono. Non possiamo essere assenti. Lo dobbiamo dire noi che Emiliano è stato un fallimento, il suo bluff sta scoppiando. Questa esperienza non è fine a se stessa, noi ci siamo nei limiti delle nostre possibilità”, ha detto Tarquinio.
Cassano ha battezzato de Martino coordinatore provinciale di Puglia Popolare e Paolo Mongiello coordinatore cittadino. Vicecoordinatore regionale, Luigi Pompilio.
Ad ascoltare Gino Di Corcia, Soccorsa Chiarappa, il leghista Antonio Vigiano, Sergio Colecchia, Leo Lallo, Giuseppe Mainiero, Giuseppe Pica, Alfonso Follieri, Marco Trombetta, Emilio Gaeta, Paolo Dell’Erba.
“Si tratta di un percorso diverso da parte di chi vuole mettere su delle liste civiche. Vogliamo dare il nostro contributo per cambiare la politica. Dobbiamo fare un po’ di autocritica.
Abbiamo perso per due motivi – ha spiegato Cassano – il primo è perché non abbiamo creato una classe dirigente per questo Paese. Il secondo è la legge elettorale. Abbiamo eletto dei parlamentari, dei rappresentanti che non hanno neppure il consenso personale. In alcuni casi averli ai primi posti in lista ha creato imbarazzi sul territorio. Al voto di protesta la gente ha aggiunto imbarazzo”, ha detto Massimo Cassano rivolto anche al coordinatore Raffaele Di Mauro, “vittima” della Miss molisana.
“La gente con i voti non è stata candidata. Con le preferenze avremmo avuto in Italia il 52%”. Si guarda al passato alla grande Dc di Aldo Moro. “Avevamo al Sud i ministeri più importanti, arrivavano i soldi, sono 20 anni che non abbiamo personale politico meridionale, sono tutti del Nord e non ci pensano per niente, ecco perché oggi c’è l’esigenza di portare i numeri”, è il rimpianto. Il Sud non può essere solo traino, con le risorse europee non spese.
“I partiti non riescono a fare le liste nei Comuni, ci sono difficoltà. Forza Italia non riesce a fare le liste. I partiti devono cambiare, Forza Italia deve cambiare. Che fa l’anno prossimo? Propone lo stesso progetto politico? Forza Italia nel mio Comune ha preso l’8%. Ho preso da solo il 26%, Fratelli d’Italia col candidato solo il 2%. Come le vogliamo vincere le campagne elettorali, se non mettiamo dentro chi non è stato considerato?”
“Saremo presenti alle prossime amministrative con i nostri candidati sindaci. Il progetto è lungo, a lunga scadenza. Le cose più importanti si fanno programmate. Il 4 marzo si è votato anche nelle Regioni e i cinque stelle non hanno vinto, quando si votano le persone le cose vanno diversamente “, è stato il messaggio di Rino de Martino.
Intanto partirà da Foggia nella sede azzurra di Via Nicola Parisi il prossimo 23 aprile il tour del coordinamento regionale e provinciale di Forza Italia dal titolo “Work in progress #Puglia2020”.