Ordine di demolizione per alcuni manufatti appartenenti a strutture ricettive del Gargano. È quanto emerge dalle ordinanze firmate dal responsabile del terzo settore del Comune di Mattinata, Domenico Trotta. Le comunicazioni di abuso edilizio segnalate dal Corpo di Polizia Municipale, hanno riguardato l’albergo San Michele e Villa Scapone. Il primo ordine di abbattimento riguarda “la località Mattinatella – si legge nel documento -, nell’area in cui è ubicata una struttura commerciale all’insegna Albergo San Michele, costituita da diversi corpi di fabbrica”. Interessati dall’ordinanza, il blocco Ristorante-Cucina-Camere, il blocco camere parte Ovest e le camere lato sud-ovest.
Opere che ricadono in area sottoposta ai seguenti vincoli: paesaggistico, sismico e idrogeologico. Inoltre nella Zona 2 – Parco Nazionale del Gargano e nella fascia di rispetto stradale. È stato accertato che le opere “non risultano assentite con i titoli abilitativi richiesti e che sono state realizzate in difetto delle autorizzazioni previste in relazione ai vincoli esistenti sulla zona, per questo si impone l’adozione di provvedimenti di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi”.
L’ordine è quello di “provvedere a propria cura e spese alla demolizione delle opere indicate in premessa ed al ripristino dello stato dei luoghi entro il termine di giorni 90 (novanta) con effetto dalla data di notifica della presente ordinanza”.
Stesso discorso per la Società “Villa Scapone SPA & Resort s.r.l.” con sede in Vieste alla contrada Petto n. 6, il cui rappresentante legale è il signor R.T., nato a Deliceto e domiciliato in Vieste. L’agro è sempre quello di Mattinata, in località “Scappone” al km 12,00 della S.P. 53 Mattinata – Vieste, sul fondo identificato catastalmente al foglio 4, p.lle n. 534, 535 e 536. Anche qui c’è “l’assenza del Permesso di Costruire” per numerose opere. Tra queste la gran parte delle “tettoie-zona d’ombra in legno”, come vengono identificate nel documento, ma anche magazzini, WC, pilastrini, locali in muratura e coperture in lamiera.
“Il corpo di fabbrica, adibito ad albergo, ubicato in zona centrale dell’intera area, è stato realizzato e modificato con C.E. n. 1/1972, C.E. in sanatoria n. 70/2000, P.C. n. 12/2015 (Condono per cambio della destinazione d’uso). Committente dei lavori risulta: non accertato. Ditta esecutrice dei lavori risulta: non accertata”.
Per tutti questi motivi si ordina “di provvedere a propria cura e spese alla demolizione delle opere indicate in premessa ed al ripristino dello stato dei luoghi entro il termine di giorni 90 (novanta) con effetto dalla data di notifica della presente ordinanza”.
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