Indottrinava i bambini sul martirio durante le lezioni di religione che teneva due volte a settimana nell’associazione culturale islamica “Al Dawa” di Foggia, di cui era presidente. Il 59enne Abdel Rahman, cittadino italiano di origine egiziana arrestato oggi su disposizione della Dda di Bari per terrorismo internazionale, è accusato di aver insegnato a una decina di bambini, ora segnalati al Tribunale per i Minorenni, il concetto di guerra santa, spiegando loro che l’unico modo per ottenere il Paradiso era la morte in battaglia. Per alcuni mesi quelle lezioni sono state intercettate.
Agli atti dell’indagine di Digos e Gico della Gdf, coordinata dai pm Antimafia Giuseppe Gatti e Lidia Giorgio, c’è materiale didattico sequestrato all’indagato, usato per le lezioni di religione con i bambini nella sua associazione culturale “Al Dawa” di Foggia.
Questo materiale contiene prevalentemente video scaricati da Internet relativi all’addestramento di bambini. In uno di questi, i minorenni, svegliati all’alba, vengono portati in un appartamento con alcuni ‘miscredenti’, uno dei minori punta la pistola alla tempia di uno di loro il quale, pur di sottrarsi al colpo si lancia dalla finestra. Poi ci sono video di bambini che sgozzano delle persone e dopo aver tagliato le teste le mostrano. Nelle lezioni che sono state intercettate (l’ultima risale ad un mese fa), il 59enne diceva ai suoi allievi bambini, circa una decina, di “vivere isolati, fuori dal mondo”. “Le loro feste sono maledette”, diceva riferendosi a Natale e Carnevale. Gli inquirenti parlano di “un messaggio patologico e perverso indirizzato ai giovani. Forse – dice il pm Gatti – dietro ogni kamikaze c’è un cattivo maestro”.