Nel corso della settimana appena trascorsa i militari dell’Arma dei Carabinieri hanno portato a termine una imponente attività di controllo del territorio che ha riguardato in maniera diffusa tutta la zona dell’Alto Tavoliere, da San Severo a Torremaggiore, senza trascurare la zona garganica, in particolare San Nicandro e Apricena. Il servizio, che si è articolato su più giorni e che ha visto impegnati i militari della Compagnia sanseverese con l’ausilio dei Cacciatori di Sardegna, dei reparti CIO e SAT dell’11° Reggimento Puglia e del Nucleo Cinofili, si è concluso con cinque arresti, altrettante denunce a piede libero, il sequestro di 9 veicoli sprovvisti di copertura assicurativa e con il controllo e identificazione di 145 persone, di cui 39 pregiudicati.
Ad Apricena i militari hanno concentrato la loro attenzione nei confronti di alcune carrozzerie ed officine. I carabinieri hanno così scoperto che in un’area sottoposta a vincolo idrogeologico era stata organizzata una vera e propria autocarrozzeria, senza alcuna autorizzazione. Nel corso degli accertamenti i militari hanno appurato che i titolari del terreno avevano allestito tutto l’occorrente per operare sulle autovetture, ma in totale spregio delle norme sullo smaltimento dei rifiuti. È infatti stato accertato lo sversamento di oli e materiali altamente nocivi nel terreno, nonché l’emissione di fumi tossici nell’aria. L’attività, che dimostra ancora una volta l’attenzione dell’Arma per quanto riguarda la sicurezza ambientale e la salute della popolazione, è terminata con la denuncia dei titolari e con il sequestro di tutta l’area.
Sempre ad Apricena, i carabinieri hanno poi proceduto ad arrestare un cittadino romeno, Avram Vasile, classe ’69. L’uomo, nei cui confronti pendeva un’ordinanza di carcerazione per una rapina commessa nel 2013, è stato localizzato nella cittadina e immediatamente fermato. Il 49enne, una volta terminate le formalità di rito, è stato accompagnato in carcere.
Sempre nella zona garganica, i carabinieri della Stazione di San Nicandro hanno proceduto all’esecuzione di un’ordinanza di aggravamento della custodia cautelare nei confronti Nazario Antonio Ciavarella, classe ’86, noto pregiudicato locale. L’uomo si trovava già sottoposto agli arresti domiciliari e, sottoposto più volte a controllo da parte dei militari, è stato colto in violazione degli obblighi imposti dal regime detentivo. I carabinieri avevano puntualmente segnalato tali irregolarità all’Autorità Giudiziaria, che ha pertanto disposto l’aggravamento della misura coercitiva. L’uomo è quindi stato raggiunto presso la propria abitazione e condotto presso il carcere di Foggia.
A Torremaggiore, invece, nel corso della stessa operazione i carabinieri si sono presentati presso l’abitazione di Mario Polzella, classe ’90, con precedenti in materia di droga. All’interno della casa del giovane, che si trovava agli arresti domiciliari, sono state rinvenute diverse dosi di marijuana, pronte per essere cedute. Polzella è quindi stato dichiarato in arresto e risottoposto ai domiciliari, dove tuttavia è rimasto per poco. Solo pochi giorni dopo, infatti, gli stessi militari sono tornati per notificargli un aggravamento della misura in atto, che ha disposto la sua carcerazione presso la casa circondariale di Foggia.
Nell’ambito dello stesso servizio, i carabinieri hanno anche rinvenuto, all’interno di una masseria, una Renault Clio risultata rubata, un motore anch’esso provento di furto nonché altre parti di auto. Il proprietario della masseria è pertanto stato denunciato per ricettazione.
A San Severo, infine, i carabinieri hanno proceduto a due arresti. Il primo nei confronti di Marco Canistro, classe ’79, al quale i militari della locale Stazione hanno notificato un’ordinanza di carcerazione con contestuale traduzione in carcere. Il provvedimento era stato emesso per una truffa. Un analogo provvedimento è stato poi eseguito nei confronti di Nazario Palumbo, classe ’91. Il giovane, con diversi precedenti di polizia, è stato raggiunto da un provvedimento di carcerazione per il reato di furto in concorso. Anche Palumbo è stato condotto in carcere.