
Ora la cittadella della giustizia può diventare realtà. All’indomani dell’adozione dei provvedimenti amministrativi assunti dalla giunta del Comune di Foggia per consentire la realizzazione di nuove strutture nel bacino dell’area già destinata e circostante al Palazzo di Giustizia, ecco le parole del presidente dell’Ordine Avvocati di Foggia, Stefano Pio Foglia: “A nome del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati esprimo piena soddisfazione per la decisione assunta dall’amministrazione comunale di Foggia di cedere al Tribunale le aree interne già ubicate nel perimetro del Palazzo di Giustizia per rendere possibile l’ampliamento di alcuni di servizi indispensabili per il miglior esercizio della giurisdizione in una istituzione ormai tra le più importanti del Mezzogiorno d’Italia, per effetto dell’intervenuto accorpamento di uffici giudiziari”.
Secondo Foglia si tratta di “un intervento che aspettavamo da tempo perché chiunque opera nel Tribunale di Foggia sa bene quanto sia difficile assicurare ogni giorno il delicato complesso di funzioni correlate alle attività giudiziarie, tenuto conto soprattutto del servizio che magistrati, avvocati, operatori giudiziari rendono al cittadino in condizioni spesso problematiche”.
“Il sistema giustizia, per essere aderente il più possibile alle esigenze della comunità – conclude il presidente Foglia – deve poter contare anche su strutture efficienti, le più idonee possibili a garantire il più sereno e corretto svolgimento delle funzioni, senza trascurare un quadro di sicurezza e di riservatezza indispensabile per la tutela dei diritti delle persone. Poter creare nuovi spazi operativi significa anche realizzare migliori condizioni funzionali, per questo sento di dover ringraziare il sindaco e l’amministrazione comunale di Foggia per aver recepito un’esigenza da tempo rappresentata e più volte sollecitata, esigenza finalizzata ad intervenire sulle aree pertinenti Palazzo di Giustizia con un’idea progettuale che riscontri in primis le istanze del cittadino ma di tutti gli operatori della giustizia”.