Grande attesa per l’evento di questa sera a Foggia con la pizza a 5 Stelle presso la pizzeria La Tufara in Via Tugini, nel corso della quale i candidati pentastellati alla Camera e al Senato, uninominali e plurinominali, serviranno ai tavoli e risponderanno alle domande e ai dubbi dei clienti-elettori. Una serata di autofinanziamento per gli attivisti, dal costo di 15 euro, 5 dei quali andranno al Movimento 5 Stelle.
La cena elettorale, che in genere nei partiti tradizionali veniva (ormai pure da quelle parti scarseggiano gli euro) offerta a sbafo ai votanti, nel Movimento si paga, in un clima amicale. L’Immediato questa mattina ha intercettato la titolare, la signora Enza, che da 16 anni anima, da imprenditrice e pizzaiola, la Tufara, che prende dalle volte di tufo il suo nome.
90 i posti a sedere previsti questa sera, ma se ne potrebbero aggiungere altri. La richiesta è molto elevata, tanti non hanno potuto prenotare, alcuni la chiamano ancora per sperare in un tavolo. L’evento, dopo la comunicazione giorni fa, ha raggiunto subito il sold out, ci fa sapere. “I ragazzi del M5S mi hanno visto come una mamma, sono pochissime le donne pizzaiole a Foggia e credo di essere l’unica col forno a legna, le altre lavorano col forno elettrico. Mi hanno chiesto se volevo dar loro una mano. Dacci la possibilità di farci conoscere, mi hanno chiesto”.
Enza ha una figlia quasi coetanea della candidata all’uninominale Foggia Gargano Rosa Menga. “È laureata alla Ca’ Foscari e specializzata alla Sorbona, ha frequentato dei corsi da giornalista. Nel Movimento c’è molto entusiasmo, c’è bisogno che questa città si svegli, che ritrovi vitalità”.
Questa sera ci sarà un limite di pizze, si sforneranno solo quelle più standard: Margherita, Diavola, Doppia Mozzarella ed altre, per non mandare in confusione gli aspiranti portavoce con le comande. “I candidati mi hanno detto di non aver mai servito ai tavoli in vita loro, i miei ragazzi li addestreranno per quanto possibile”, scherza Enza.
La ristoratrice non si sente tuttavia “schierata”, sebbene la sua simpatia per Luigi Di Maio e i giovani pentastellati sia evidente. “Mi hanno chiesto di poter venire qui ed io ho aperto le porte, vinca il migliore, mi hanno fornito un budget per il loro autofinanziamento e io ho accettato, perché è giusto che questi ragazzi puliti siano conosciuti dal più alto numero di persone possibile. Un po’ conviene anche a me, mi farò conoscere anch’io. Qui di politici ne vengono tanti, ho molto clientela tra i carabinieri, le fiamme gialle, i calciatori. L’altra sera hanno festeggiato degli esponenti di Legambiente. Però è molto frequentata da persone adulte, molti giovani non sanno che La Tufara non è solo una pizzeria, ma anche bruschetteria ed insalateria. Per me sarà un modo per rinnovare la mia clientela”.
Tra i candidati il clima è buono. “L’atmosfera per noi resta assolutamente positiva – confida Marco Pellegrini, candidato all’uninominale senatoriale, quest’oggi impegnato nel volantinaggio davanti all’Alenia – non sappiamo se questo mare di affetto da cui veniamo travolti si trasformerà davvero in voto. Non possiamo sapere se ci sarà corrispondenza tra questa fiducia e le urne. Me lo auguro. In poche ore l’evento della pizza ha raggiunto il numero massimo di partecipanti. Penso che molti delusi del centrosinistra potrebbero votare per noi, la gente non fa molta distinzione tra Pd e LeU, non vota LeU solo perché ha un marchio diverso, sa che sono gli stessi che hanno votato leggi indegne. Molti ci dicono di sentirsi ignorati come lavoratori dalla sinistra. Gli elettori ci chiedono un cambio di politica, un cambiamento radicale”.