L’associazione FoggiaInsieme rilancia le sue attività e le sue iniziative, aprendo una pagina social su Facebook. “Un po’ più invecchiati, un po’ più stanchi, un po’ più acciaccati – scrive l’avvocato Michele Perrone, fondatore e animatore dell’associazione, nell’editoriale che presenta la pagina -, eppure siamo sempre qui a chiederci perché questa città, questa provincia, che pur non moltissimo tempo fa erano additate come quelle che in Puglia avevano le maggiori possibilità di progresso, di sviluppo, sono invece atavicamente ferme al palo, stabilmente posizionate agli ultimi posti nella graduatoria nazionale che esamina la vivibilità. Di fronte all’evidente crisi che sta attraversando la politica, annaspa anche la società civile spesso ridotta – annota ancora Perrone – a mero strumento per la ricerca di spazio, visibilità, consenso da poter spendere in ambito politico, trampolini di lancio per ambizioni personali, o per soddisfare bisogni personali. La tentazione di starsene a casa è forte: ma si può assistere da spettatori ad una realtà come questa? – domanda -. Non abbiamo la presunzione di pensare di avere soluzioni miracolistiche da offrire: la nostra esperienza, i nostri capelli bianchi ci dicono che non esistono, né a livello nazionale né a livello locale uomini della provvidenza. Ma siamo anche consapevoli che è fondamentale la partecipazione di tutti, che ogni goccia apportata contribuisce a far muovere un ruscello”, si legge nell’editoriale.
Di qui l’idea, la volontà di rilanciare l’associazione, non solo attraverso una presenza significativa sul social network, ma anche attraverso iniziative rivolte ad ascoltare il territorio, la gente, cercando di favorirne la partecipazione, di stimolare il dibattito, di smuovere le acque stagnanti. Come primo elemento di riflessione e di confronto offerto alla comunità, FoggiaInsieme mette a disposizione, sempre sulla pagina Facebook un interessante documento di proposta sulla città di Foggia e sui suoi problemi, scaturito dopo un incontro svoltosi tra gli aderenti all’associazione.
Al centro del documento, c’è la sottolineatura dell’urgenza di “un recupero di consapevolezza dei tempi” della Città di Foggia: del passato (scarsamente e superficialmente conosciuto), del presente (deprivato, delle sue potenzialità, da un inveterato difetto di passività, di lamentosità, di delega assoluta accompagnata da vizio di clientelismo, di scarsa prospettiva verso il futuro), del futuro (con orizzonti opachi e ridotti – soprattutto per le nuove generazioni -, di accondiscendenza fatalistica alla ripetizione di schemi, pur accertati come desueti e improduttivi).