Secca replica dei legali dell’ex vice presidente del Foggia Calcio, Massimo Curci, dopo il comunicato stampa diramato ieri dalla Guardia di Finanza di Varese e riguardante, ancora una volta, l’operazione Security.
“Gli avvocati del dottor Ruggiero Massimo Curci – si legge nella nota inviata alle redazioni dai due legali -, in relazione alle notizie di stampa apparse ieri in merito alla operazione Security riguardanti il proprio assistito precisano quanto segue. Non consta alcun collegamento, di alcun tipo tra Massimo Curci e l’indagato colpito ieri da ordinanza di custodia cautelare in carcere, Sig. Angelino Pasquale, di cui hanno parlato le maggiori testate giornalistiche.
Allo stesso modo, non vi è alcun collegamento tra il Dott. Curci e le società di cui tale indagato si sarebbe avvalso per il compimento delle attività allo stesso attribuite. Si tratta di fatti emersi nell’ambito della medesima indagine ma è questo un fatto contingente che non ha nulla a che vedere con eventuali connessioni tra queste vicende e il Dott. Curci.
Per quanto riguarda invece il sequestro preventivo, effettuato nei confronti di Curci, lo stesso è imposto dalla legge allorché vengono contestati illeciti fiscali; ma va comunque escluso che il Dott. Curci abbia incassato in “nero” 1,7 milioni di euro dalle cooperative oggetto di indagine quale compenso per gli indebiti vantaggi alle stesse garantiti. Si tratta in realtà di una ricostruzione effettuata dalla Guardia di Finanza sui redditi professionali complessivi dello stesso Curci. Circostanza questa, che come le altre – concludono i due avvocati -, sarà oggetto di verifica in sede processuale”.