L’amor di Patria, l’onore e l’orgoglio per la sua terra la rendono da sempre una “donna di destra”. Si definisce “cattolica, credente e praticante”, con i valori di una destra “eterna”.
La dottoressa Antonella Spezzati è “stata stanata” dai Fratelli d’Italia, ma il pantheon della leader Giorgia Meloni rappresenta da sempre anche il suo orizzonte valoriale. Non avrebbe accolto l’invito di nessun altro partito, spiega a l’Immediato nella sua nuova ed elegantissima boutique che sarà inaugurata nelle prossime settimane, a lavori di Via Lanza ultimati.
La candidatura
Avendo accettato la candidatura al collegio uninominale al Senato, è pronta a vivere la sua terza vita, dopo aver attraversato, con successo, quella di giurista ed esperta di diritto pubblico e aver avviato, con altrettanto successo, quella di imprenditrice dal 2009, anno in cui sua mamma “era stata presa di mira” dalla criminalità in gioielleria. Il suo nome è stato selezionato tra i tanti arrivati al tavolo della coalizione di centrodestra. Anche l’assessora alla Cultura del Comune di Foggia, Anna Paola Giuliani, aveva tentato di essere candidata attraverso i buoni uffici del governatore Nello Musumeci, grande amico del compianto padre Giuliano Giuliani.
Ma il centrodestra cercava qualcuno che fosse completamente nuovo alla politica, un nome della società civile con un curriculum di peso, capace di sorprendere e di creare apprezzamento per il suo saper fare. Spezzati si descrive come una persona “schiva”, per nulla abituata ai media e alla vita pubblica. Ma chi la conosce sa che ha una grinta ed una determinazione fuori dal comune.
Perché scendere in politica, quando di vive attorniate da bellezza, stile e luxury? Spezzati è schietta. “Occorre andare al di là delle luci della vetrina, non è oro tutto ciò che luccica, ogni medaglia ha la sua faccia negativa e la bellezza della mia impresa comporta anche fila di negatività, si rischiano i propri capitali, si vive sempre con una sensazione di pericolo. Siamo diventati ormai dei poliziotti tributari, dobbiamo scannerizzare con il radar i nostri clienti, chiedendo loro anche il codice fiscale. La forte riduzione dell’uso del contante in Italia doveva evitare il riciclaggio e aiutare la fiscalità in tema di trasparenza. Non ha fatto né l’una né l’altra cosa, il sommerso non è emerso, creando una depressione dell’economia nazionale”.
Il tetto al contante
Tra i punti economici di Fratelli d’Italia c’è l’abolizione del tetto all’uso del contante. Oggi chiunque può andare in Austria, dove non esiste tetto e acquistare. Il tetto, secondo la visione di Giorgia Meloni, che Spezzati condivide a pieno, serve solo alle banche. L’Italia è piena di persone che volano in Montenegro a riciclare i loro soldi nel primo casinò.
Anche la misura dello spesometro con i controlli per coloro che spendono il 20% in più del loro reddito è per Spezzati fuorviante. “Tante persone decidono di farsi un regalo, ad acquistare sono spesso persone che hanno risparmiato per anni per poi regalarsi un sogno”, osserva.
In questa campagna elettorale, sente di essere diversa. “La mia soglia di attenzione è centuplicata, resto stupita di fronte alla serenità di alcuni colleghi candidati. Siamo chiamati ad una delle funzioni fondamentali del nostro Stato, quella legislativa. Io ci penso e sudo. A me riempie non dico di preoccupazione e paura, ma di consapevolezza”.
La funzione legislativa
Essere un legislatore, rimarca, significa ascoltare, recepire le istanze e le aspettative di tutti i territori e poi sintetizzarle combattendo in seno al Parlamento affinché quei problemi siano risolti attraverso le norme. In regole generali e astratte, valide per tutta la cittadinanza. Una media che soddisfi tutti gli interessi organizzati e gli individui, la collettività. L’Italia, nonostante gli esperimenti di democrazia diretta, è ancora lontana dalla “demarchia”.
“Siamo una democrazia rappresentativa. Nella mia prima fase professionale mi sono molto occupata di Diritto Pubblico, ponendo come protagonista il cittadino, secondo la scuola dei miei due maestri Feliciano Benvenuti e Giorgio Pastori. Se la priorità è quella del cittadino e non esiste il potere, ma la funzione amministrativa, il risvolto è dato dalla responsabilità. Lo svuotamento della funzione è ciò che porta il cittadino o all’indignazione o alla rabbia o alla rassegnazione. Viviamo nella giungla delle leggi provvedimento con una funzione legislativa che ha perso la sua essenza caricandosi dell’emergenza del momento e della personalità del momento, e quindi il cittadino non si sente rappresentato. Se un disegno di legge ha avuto tutti gli step necessari e sufficienti alla sua promulgazione, viene successivamente subito emendato con decreti come il Codice degli Appalti, la Buona Scuola, gli 80 euro, la legge Madia, la legge elettorale, la funzione legislativa viene meno. Tutte le riforme che avrebbero dovuto dare un passo di velocità all’Italia sono state o bocciate o è stata evidenziata o sollevata l’illegittimità costituzionale o emendate con decreti uno dopo l’altro. Allora certo che si percepisce lo svuotamento della funzione, le commissioni che facevano?”
Spezzati si ritrova in tutte le parole d’ordine del programma di Fratelli d’Italia: amor di Patria, legalità, territorialità, sostegno. Giorgia Meloni non fa promesse o regali. Promette “sostegno” alle imprese, alle famiglie, alle madri lavoratrici. “Sostegno è una parola meravigliosa, Giorgia Meloni non parla di assistenzialismo, serve la cultura del lavoro, dovremmo ritornare ai principi fondamentali della nostra Costituzione, la più bella del mondo. L’articolo 1, il 4 sulla creazione delle condizioni per il lavoro, il 36. È sufficiente interiorizzare i principi fondamentali per attivare potenzialità per tutti”.
Il suo legame con Foggia, la voglia di investire in Capitanata nasce da questo spirito d’orgoglio. “Soffro per le eccellenze espatriate, tengo a fare crescere qui delle eccellenze”. Per questo la sua boutique avrà anche un laboratorio d’orologeria, nel quale creerà lavoro per maestranze e professionalità. Nell’agroalimentare si può fare lo stesso, investendo nel made in Italy. Il primo punto da realizzare è la sicurezza nelle campagne, per sconfiggere la mafia agroalimentare.
Insieme a Giandonato La Salandra e a Giuseppe Mainiero, accompagnata da suo marito Michele Antonetti, Antonella Spezzati ha cominciato il suo tour elettorale. Sarà una campagna breve, ma intensa e arricchente per lei, conclude.