Triplice operazione dei carabinieri nel Basso Tavoliere, occhi puntati su Cerignola. In manette, Angelo Racanati, classe ’69, pregiudicato cerignolano. L’uomo, già ai domiciliari, approfittando del permesso concessogli dall’autorità giudiziaria per recarsi, all’occorrenza, in ospedale, era uscito di casa in orario comunque non consentito, senza avvisare, come prescritto, le Forze dell’Ordine, ed era andato tranquillamente a bere un caffè in un bar distante dalla sua abitazione circa 500 metri, e comunque nella direzione opposta rispetto all’ospedale. Per tale ragione i militari della Stazione di Cerignola lo hanno arrestato per evasione dagli arresti domiciliari, per poi sottoporlo nuovamente alla medesima misura cautelare.
Sempre i militari della Stazione di Cerignola hanno arrestato Nunzio Gadaleta, classe ’69, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. L’uomo, arrestato nei giorni scorsi perché, nonostante ai domiciliari per reati di droga, era stato sorpreso a spacciare cocaina ad un assuntore, è stato segnalato anche all’autorità giudiziaria competente alla sorveglianza che, concordando con i carabinieri, ha aggravato la misura cautelare dei domiciliari, ritenuta non più idonea ad evitare che Gadaleta commetta altri reati.
Ancora a Cerignola, infine, i militari del Nucleo Operativo, durante alcune perquisizioni effettuate all’interno del quartiere popolare “San Samuele”, hanno tratto in arresto Antonella Dilernia, classe ’71, pregiudicata cerignolana. La donna, stizzita dal fatto che i carabinieri volessero controllare il proprio appartamento, si è avventata contro i militari, che hanno faticato non poco per bloccarla. La donna, su disposizione del pm di turno, è stata sottoposta agli arresti domiciliari.