
Sono assidui gli incontri in Via Trieste a Foggia nel quartier generale di Lucio Tarquinio tra i vari politici e portatori di voto, delusi dalle candidature del centrodestra in Capitanata. Questa mattina il senatore uscente ha incontrato l’ex parlamentare sannicandrese Nicandro Marinacci, che come lui è stato “beffato” dall’accordo tra Lorenzo Cesa e Raffaele Fitto, rimanendo fuori dalla partita delle Politiche. È difficile che i riferimenti di Tarquinio possano convergere su Noi con l’Italia né tantomeno è pensabile che i tarquiniani possano votare per i candidati di Forza Italia.
“Stiamo assorbendo lo sconforto, ma la politica è questa, si vince e si perde. Tuttavia restiamo in campana”, spiega a l’Immediato il coordinatore cittadino Mimmo Verile. È vero che potreste votare per i civici di Leo Di Gioia? Per Rosario Cusmai contrapposto ad Angelo Cera a San Severo e per Massimo Russo al Senato, oltre che per Civica Popolare alla Camera contro Michaela Di Donna? Molti ex amici di Fitto, come Enrico Santaniello stanno facendo campagna elettorale per Antonella Spezzati, qual è la vostra linea? Le risposte di Verile sono schiette. “Chi dice questo, dice soltanto bugie: noi voteremo i candidati del centrodestra, siamo del centrodestra. La vita politica continua, di qui a poco ci saranno delle riunioni con il direttivo provinciale e decideremo. Stiamo valutando alcune situazioni. Non ci asterremo: noi voteremo e andremo a votare, rimanendo nel centrodestra. Oggi c’è l’amarezza di fronte ad una candidatura che era sicura, e ci è stata negata. Questo fatto ha creato scompiglio, non lo nego. Decideranno gli amici per chi votare a San Severo o a Lucera. Noi abbiamo molte iniziative. I candidati arrivano dappertutto, ci chiedono supporto. La nostra amarezza è notevole, ma la dobbiamo sgonfiare. Era inimmaginabile che Tarquinio potesse essere escluso, è stata un’ingiustizia che resterà incolmata”.