Atmosfera inedita allo Stadio Zaccheria, quest’oggi senza i suoi tifosi che però, nonostante il divieto non si sono persi d’animo, e per sostenere la squadra si sono radunati all’esterno. Stroppa manda in campo quello che ormai sembra essere l’undici titolare dopo la rivoluzione targata Nember: (3-5-2) con Guarna tra i pali; Loiacono, Tonucci, Camporese in difesa; Gerbo, Agnelli, Greco, Deli, Kragl in mezzo al campo; Mazzeo, Nicastro in attacco.
Ritmi alti sin dall’inizio e gioco spumeggiante. È Asencio a lanciare il primo squillo a Guarna, ma calcola male le distanze e spedisce alto sulla traversa. Occasione Foggia con Deli che scatta in mezzo al campo e si porta avanti, appoggia su Kragl ma il muro campano si impone. In area arriva anche Agnelli che palla al piede spara troppo alto.
Tonucci prende il giallo per un fallo su Asencio. Su punizione l’Avellino punisce i padroni di casa proprio con lo spagnolo. Batte Di Tacchio, Migliorini fa sponda per Asencio che con la sua zampata trafigge Guarna: 0 a 1.
Kragl carica il sinistro per un cross a Mazzeo, ma l’attaccante salernitano scivola in area. Di Tacchio alza il braccio su una botta di Camporese ma Di Martino lascia proseguire. Il mancato rigore non va giù alla squadra di Stroppa che alla mezz’ora riesce a sbloccarsi: Loiacono lancia lungo per l’attaccante rossonero che prima stende Migliorini in area e serve Mazzeo, Radu ferma il pallone a terra ma non lo trattiene. Caos in area. Arriva Nicastro che questa volta non sbaglia e mette la firma all’1 a 1.
Al 42′ Avellino in dieci. D’Angelo stende Gerbo in area. Rigore per il Foggia, ma bomber Mazzeo spedisce troppo alto. Squadre a riposo in parità: 1 a 1.