di ROBERTA MISCIOSCIA
Luca Nember è il direttore sportivo artefice della ‘rivoluzione’ di gennaio in casa Foggia. Oggi, a distanza di 24 ore dalla chiusura del mercato invernale ha tracciato un bilancio delle operazioni messe a segno, tra nuovi arrivi e uscite. “Volevo portare da subito giocatori importanti e così è stato, già ad inizio mese, per consentire a mister Stroppa di averli da subito a disposizione. Siamo partiti con un paio di entrate e poi via via, una volta in esubero, la società ha dovuto concentrarsi sulle uscite. Sette giocatori su otto hanno accettato un contratto di sei mesi, mirando all’obiettivo salvezza, così come prefissato nel progetto. A giugno vedremo cosa fare e come sviluppare progetti. Speriamo di aver sbagliato il meno possibile. Il mercato di gennaio non mi piace molto, perché va a stravolgere tutto quello che si costruisce in estate – ha confessato -. Ma abbiamo dovuto farlo, c’era l’esigenza. Potevamo fare ancora qualcosa. Quando sono arrivato ho trovato una squadra che aveva vinto tutto (campionato e Supercoppa in un anno solo, ndr). Sono giocatori che singolarmente potevano dar tutto, ma non rendevano al massimo per raggiungere il nostro obiettivo evidentemente – ha dichiarato Nember -. Insomma un gruppo difficile da stravolgere. Averne cambiati otto ripeto, è stato pesante anche per me. Cinque dei nuovi sono già titolari, certo qualcuno non è ancora in ottima condizione”.
Nember coglie l’occasione anche per intervenire sulla vicenda che ha coinvolto il patron della società, Fedele Sannella, arrestato la settimana scorsa. “Siamo vicini a Fedele, ultimamente abbiamo lavorato sempre insieme. Mi auguro che la giustizia faccia il suo dovere. Di certo la vicenda giudiziaria non ci ha condizionato negli ultimi giorni di mercato”.
Mercato in sintonia con Stroppa. “Le scelte – ribadisce il ds rossonero – sono state fatte per esprimere al meglio il gioco del mister. Abbiamo deciso di fermarci con gli acquisti anche perché eravamo incerti su qualche uscita. Abbiamo parlato con i ragazzi e abbiamo scelto di fermarci insieme. Non ho avuto richieste ufficiali per Chiricò. Gerbo ha pensato all’ipotesi Venezia per un po’, ma ha deciso di rimanere con noi. Lo stesso anche per Beretta e Fedato. C’è stata l’idea Floro Flores dal Bari, ma nulla di più. A dirla tutta volevamo portare nove giocatori, ma uno purtroppo, è rimasto in Serie A – confessa Nember -. Rubin si allena a parte, domani parlerò con lui e decideremo se rientra in gruppo o resta fuori. Voglio ribadire – ha aggiunto -, che ho scelto solo giocatori che conoscevo, soprattutto dal punto di vista caratteriale. Conoscerli è stato un passo avanti, perché in questo periodo non puoi permetterti di sbagliare. Siamo sicuri e certi di quello che abbiamo scelto. Anche altre squadre in B hanno cercato di cambiare tanto, ma non ci sono riuscite in maniera così rivoluzionaria come noi. Con Mazzeo abbiamo deciso di depositare solo ora il rinnovo del contratto, ma era già tutto concordato. Voleva restare” – assicura. Nember, infine, ha chiarito una volta per tutte la questione Bousbiba, avvistato più volte, ma mai ufficializzato. “Stiamo valutando il suo profilo, ha fatto un paio di allenamenti con noi. Vedremo nei prossimi giorni se tesserarlo o meno”.