
La decisione del CASMS – Osservatorio Nazionale Manifestazioni Sportive – di disputare la gara Foggia – Avellino a porte chiuse non è piaciuta affatto. Così alcuni tifosi, in attesa di una risposta da parte del prefetto di Foggia, Massimo Mariani, hanno lanciato una petizione online sulla piattaforma Change.org.
2.777 le firme raccolte finora. 5000 invece, l’obiettivo prefissato. “Vogliamo che lo spirito dello sport prevalga sulla censura e su alcuni facinorosi che non possono monopolizzare un’immagine di una città – si legge nella nota -. Nonostante gli innumerevoli scontri che ogni settimana avvengono in tutti i campi d’Italia, da Napoli a Udine passando per la Sicilia, non vogliamo che la violenza prevalga sullo spirito di oltre 15.000 spettatori che hanno, da inizio stagione, sostenuto in lungo ed in largo la squadra facendo registrare sempre soldout in ogni piazza esterna”.
La drastica decisione è arrivata dopo gli scontri avvenuti prima delle partite contro Frosinone (lo scorso dicembre) e Pescara (20 gennaio). “Abbiamo bisogno di te”, è l’invito a firmare la petizione, affinché l’intero popolo rossonero (abbonati e non) possa assistere al match, in programma sabato 3 febbraio, alle 15, allo Zaccheria. Per firmare clicca qui.
Anche il Presidente della Provincia, Francesco Miglio interviene sulla decisione di far disputare la partita di calcio Foggia – Avellino a porte chiuse. Questo il suo commento: “Situazioni riconducibili a pochi violenti, non possono penalizzare un’intera collettività sportiva che si è sempre distinta per l’assoluta correttezza. Far disputare una partita a porte chiuse sancisce inesorabilmente la sconfitta dello sport. Auspico che si possa rivedere la decisione del Casms per far sì che i tifosi e gli sportivi possano accedere allo Zaccheria. Un appello alla sensibilità e alla valutazione degli organi preposti affinchè‚ si trovi una qualsivoglia altra formula non così restrittiva, in grado di tutelare gli appassionati di calcio del Foggia, senza privarli della visione diretta allo stadio”.