Manifesti shock a Foggia, esposto in Procura dell’Ordine dei medici per campagna “no vax”

di MICHELE IULA

“Io sono uno dei bambini morti per Sids (morte in culla) post vaccino esavalente. Occultati rapporti ufficiali”. Dopo Bari, il caso della campagna “no vax” arriva a Foggia, dove negli ultimi giorni sono apparsi messaggi shock su alcuni 6X3. Qualche settimana fa, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, aveva mandato gli ispettori Nas in Puglia per far luce sul caso che ha destato non poche polemiche.

In Capitanata le affissioni hanno allarmato l’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri e i pediatri della Fimp (Federazione Italiana Medici Pediatri). Con una nota, hanno condannato “l’affissione di manifesti NO VAX, in più punti della città, che con immagini violente e di cattivo gusto, diffondono messaggi fuorvianti e non supportati scientificamente”. “In tal modo – hanno precisato – si neutralizza il lavoro capillare dei medici e dei pediatri di famiglia che tanto si spendono per assicurare una corretta informazione sulla pratica vaccinale. Il messaggio diffuso, facilmente visualizzabile anche dai minori, procura nella popolazione un allarme ingiustificato, scoraggiando un atto medico di indiscussa validità che ha salvato la vita a milioni di bambini. Alla luce di tutto ciò, si fa presente che l’Ordine dei medici ha presentato esposto alla Procura affinché vengano adottati gli opportuni adempimenti del caso”.

Ad intervenire sulla sua pagina Facebook, l’ex presidente ed attuale vicepresidente, Salvatore Onorati: “Porto alla vostra conoscenza questa campagna pubblicitaria partita a Foggia contro i vaccini – scrive postando le immagini -. Oltre ad essere vergognoso il modo, è da denuncia il metodo: immaginate i bambini che, andando questa mattina a scuola, hanno visto l’immagine di questo piccolo, morto, secondo loro, a causa di un vaccino. Come Ordine e Sindacati ci stiamo muovendo per farli rimuovere immediatamente. Spero intervenga anche la politica. Ma é possibile che non ci sia qualcuno che verifichi i contenuti di ciò che viene affisso? Spero- conclude – che la pensiate come me e vorrete condividere questo post”.

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