Parlamentarie M5S: tutti i vincitori foggiani. I 20 punti elencati da Di Maio

Partecipa. Scegli. Cambia. Tre parole, tre azioni, con l’ultima proiettata verso il futuro, seguite da tre punti, come il “Forward.” Di Barack Obama. Grande pomeriggio pentastellato, con un Rally mozzafiato tra l’Abruzzo e il Molise. Pescara, Vasto, Termoli.

I risultati delle parlamentarie sono arrivati in serata, dopo la presentazione dei 20 punti del programma per “la qualità della vita degli italiani”, snocciolati a Pescara dal capo politico Luigi Di Maio al Villaggio Rousseau.

Per la Capitanata, primo nel collegio foggiano alla Camera l’uscente andriese Giuseppe D’Ambrosio, seguito dalla sannicandrese Marialuisa Faro, Giorgio Lovecchio, Francesca Troiano. Sono candidati supplenti in ordine: Fabrizio Baia, Lucia Buoncristiano, Antonio Tricarico e Maria Angela Carone.

Per il Senato, grossa bocciatura per Marco Pellegrini, che ha dato la sua disponibilità anche all’uninominale. Arriva primo l’uscente Alfonso Ciampolillo e seconda la casalinga Gisella Naturale di Torremaggiore, terzo Vincenzo Garruti e quarta Cinzia Di Nunno. Sono supplenti: Luigi Lacci, Emma Prencipe, Savino Chiariello e la professionista 50enne foggiana Cinzia Citarelli, vicina al gruppo di Franco Cuttano.

TUTTI I NOMI ?? candidati_movimento5stelle

IL COMIZIO

“Quando immaginate la Vittoria del Movimento 5 Stelle dovete immaginare i 20 punti che diventano realtà per gli italiani.  Il 5 marzo potremo svegliarci con un governo 5 stelle, dipende da voi. Il nostro non sarà un governo come quelli che hanno governato in questi anni. Sono importanti due cose: competenza, la testa, le capacità, l’intelligenza. La seconda è il cuore. Se oggi ci troviamo qui è perché chi ha governato non ha mai messo cuore e umanità nelle scelte che faceva. Mai. Quando hanno fatto le riforme nessuno si è mai chiesto che fine facessero i lavoratori o i giovani. Non hanno mai messo cuore. Il 33% dei contratti interinali durano un giorno, questa è la nuova schiavitù, figlia delle varie riforme del precariato. Questi saranno i requisiti della nostra squadra di governo. E vi chiedo un’altra cosa: i cittadini dovranno sopravvivere ad un bombardamento di slogan da parte degli altri partiti. Le loro proposte non devono valutarle per gli slogan, ma per quello che hanno fatto negli ultimi 20 anni. Noi arriviamo qui con la credibilità politica di una forza che ha fatto quello che diceva”.

“Prendete questi punti e portateli in casa degli italiani”, ha detto Di Maio in una diretta vista da oltre 64mila contatti su Facebook.

IL PROGRAMMA

20 punti, quindi. Eccoli.

Via subito 400 leggi inutili. “La nostra legislatura non dovrà essere una legislatura con tante leggi, ne abbiamo già troppe. Dobbiamo disboscare la giungla di burocrazia, che sta soffocando le imprese. Potrete implementare l’elenco sul portale”.

Smart nation, nuovo lavoro e lavori nuovi. “Sta arrivando una rivoluzione tecnologica. Siamo nati grazie alla rete, a una rete di persone che si è incontrata con le nuove tecnologie. Le nuove tecnologie applicate al lavoro, i lavori si trasformeranno. Tanti stanno robotizzando i loro processi”.

Reddito di cittadinanza, rimettiamo l’Italia al lavoro. “Noi siamo gli unici che non vogliono dare soldi alle persone senza far nulla. Sono stati gli altri a non chiedere dovere. Non daremo soldi a chi vuol starsene sul divano, noi chiediamo un percorso di riqualificazione lavoro. Devi dare 8 ore a settimana di lavoro gratuito. Vogliamo liberare gli imprenditori dall’onere della formazione quando assumono un nuovo dipendente. I centri per l’impiego sono ridotti a pezzi in questo Paese. Una famiglia che è in difficoltà merita l’aiuto dello Stato”.

Pensione di cittadinanza: mai più sotto i 780 euro. “C’è anche la pensione di cittadinanza: uno Stato in cui si dice che la soglia di povertà è 780 euro non può avere pensioni più basse. Pane quotidiano, l’associazione che aiuta i disagiati a Milano dà pasti, il 70% degli italiani che vanno a quelle mense sono pensionati. Proponiamo 1780 netti al mese per una coppia di pensionati”. Meno tasse più qualità della vita. “Porteremo la riduzione delle aliquote Irpef, no tax area, una manovra choc. Il made in Italy non potrà mai robotizzare i suoi artigiani. Se siamo forti è perché in questi anni nonostante il 70% della tassazione siamo la seconda forza manifatturiera in Europa e la prima per export. Proponiamo una riduzione del cuneo fiscale, dobbiamo rendere competitivo il nostro made in Italy. Abbassiamo il costo del lavoro e potremo dare più diritti ai dipendenti. Eliminiamo i finanziamenti a pioggia, che vanno sempre agli stessi. Inversione dell’onore della prova, questo è un Paese che punisce chi le tasse le paga. Uniamo le banche dati della pubblica amministrazione. Studi di settori, redditometro, spesometro, tutto è da abolire”.

Tagli agli sprechi. “Si può essere la prima forza politica del paese con 2mila eletti e 45 comuni, senza prendere rimborsi e finanziamenti e fare una serie di spending review. Abbiamo avuto i commissari alla spending review, gli studi sono stati già fatti, le coperture sono state già individuate. Per tagliare gli sprechi non bisogna nutrirsene”. Sicurezza e Legalità con 10mila nuove assunzioni nelle forze dell’ordine.

Stop al business dell’immigrazione.

Tutela dei risparmi dei cittadini.

La sanità si prende cura di te, con più risorse per l’informatizzazione, per “ridurre le lista d’attesa”.

17 miliardi per aiutare le famiglie con figli. “I figli sono un atto d’amore – ha detto Di Maio -. Esistono le banche pubbliche per investimenti. Questo paese ha il 95% di piccole e medie imprese, che devono poter accedere al credito. Una banca pubblica per gli investimenti potrebbe essere vista con sospetto, ma non se il board sarà indipendente, io sono pronto a scommettere che anche le banche private rincorreranno la banca pubblica”.

Lotta alla corruzione, mafia e conflitti d’interesse.

Una giustizia rapida, equa ed efficiente, dove “poter assumere nuovi magistrati se servirà”

Green economy, perché l’ambientalismo “è questione di matematica non ambientale”.

Superamento della cosiddetta Buona scuola

Riduzione del rapporto tra debito pubblico e Pil di 40 punti in 10 anni

Valorizzazione del made in Italy

Investimenti produttivi: 50 mld nei settori strategici

Superamento della Legge Fornero. “Tutti ci dicono che vogliono abolire le leggi che hanno già votato. Noi siamo per la quota 100 e quota 41”.

I CANDIDATI

“Non siamo né di destra né di sinistra, presentiamo idee di buon senso, se siamo qui è per il fallimento di chi è venuto prima di noi”, ha proseguito il leader di Pomigliano d’Arco, presentando i volti celebri che si spenderanno sui territori per il MoVimento 5 Stelle: il capitano Gregorio De Falco, Vincenzo Zoccano, presidente del Forum delle associazioni persone con disabilità, il giornalista Emilio Carelli oggi intervistato da Lucia Annunziata, Elio Lannutti, che ha suscitato entusiasmo con il suo ricordo di Gianroberto Casaleggio, il “visionario mite”, Gianluigi Paragone.

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