Per la Regione deve chiudere ma il centro Baobab di Foggia non molla. “Auguri dal mondo ma senza festa”

Come ogni anno, ci sarebbe piaciuto aprire le porte del Centro Interculturale “Baobab-Sotto la stessa ombra” per un momento pubblico di festa e di auguri in tutte le lingue del mondo, ma non ci è  sembrato opportuno.

Dal 31 marzo 2017 le serrande del Baobab sarebbero dovute rimanere chiuse: chiuse per Regina, che grazie alle mediatrici ha trovato il coraggio e la forza di denunciare chi per anni la sfruttava, per Dembo che sarebbe rimasto a dormire in stazione o per Amadou che ha perso tutti i documenti nell’ ultimo incendio.

Dal 31 marzo per la Regione Puglia di Emiliano, brava a sgomberare senza interrogarsi su questioni più complesse e per il Sindaco Landella, amico di Salvini, il Centro Interculturale “Baobab”, dopo dieci anni, poteva anche chiudere, tanto finché il povero non bussa e “non infastidisce” le istituzioni, possiamo stare tranquilli.
Noi invece abbiamo disobbedito nella speranza che la stella cometa illumini le coscienze e aumenti la vista dei nostri amministratori. Quest’anno nonostante i giorni di apertura limitati, le mediatrici del Baobab e i volontari del Servizio Civile Nazionale hanno dato ascolto (e risposte) a più di 700 cittadini che si sono rivolti allo sportello informativo; nonostante le risorse, sempre più limitate anch’esse, sono stati realizzati laboratori ed incontri che hanno facilitato e promosso l’incontro delle culture presenti in città.
Ringraziamo l’assessora Erminia Roberto per il suo ottimismo e per il suo appoggio, che non ha mancato di esternarlo.
Per il 2018, però, non solo ci auguriamo che il sostegno diventi concreto, dando continuità, con i fondi comunali e regionali, alle iniziative del centro Interculturale, ma l’augurio più importante é quello di avere una città più attenta alle povertà e un Sindaco meno devoto a Salvini ma più legato a don Tonino Bello il quale diceva: “Il Bambino che dorme sulla paglia vi tolga il sonno e faccia sentire il guanciale del vostro letto duro come un macigno; finché non avrete dato ospitalità a uno sfrattato, a un marocchino, a un povero di passaggio”. Auguri Mondo.
Domenico la Marca
responsabile Centro Interculturale “Baobab-Sotto la stessa Ombra”
presidente Cooperativa Arcobaleno