
Fare Ambiente in queste ore fa chiarezza sulle notizie diffuse in merito ad ipotesi di affidamento della gestione del canile, anche temporaneamente, relativa alla problematica dei cani randagi nella città di Foggia. “Non abbiamo espresso alcuna intenzione di prenderci cura dei cani randagi e non siamo disposti a farlo – aveva ribadito la coordinatrice provinciale Soccorsa Chiarappa -. Come Fare Ambiente siamo sicuramente vicini alle problematiche anche del randagismo ma non abbiamo mai avanzato alcuna proposta o disponibilità a tal proposito. Se qualcuno lo ha fatto al mio posto non è meritevole di attenzione” – ha spiegato.
Secca la replica da parte dell’associazione foggiana che risponde così: “Restiamo sgomenti per quanto dato in pasto alla stampa dalla signora Chiarappa – la risposta del Coordinamento Provinciale Foggia Volontari di Fare Ambiente del settore randagismo -. Prima di lasciare dichiarazioni la preghiamo di informarsi sulla reale situazione del canile/lager di Foggia e delle condizioni disumane. Tutt’oggi lì vivono circa 300 cani”. Il sindaco Landella ha voluto organizzare un tavolo tecnico per discutere e cercare di risolvere l’annoso problema del canile ancora oggi sotto sequestro.
“La signora – continuano – avrebbe potuto informarsi dal coordinamento provinciale delle guardie zoofile non solo della nostra associazione ma anche comunali, volontarie, che da tempo operano costantemente sul territorio di Foggia sulle problematiche del randagismo ed in ogni caso, questo sia chiaro, non abbiamo mai affermato di voler condurre canili, per i quali, là dove sia possibile, siamo fortemente contrari. Quanto riportato dimostra che Chiarappa non ha alcun rapporto con le guardie della sua stessa associazione ed addirittura farebbe insorgere serie perplessità sulle caratteristiche dell’associazione”.