
“Al dipendente comunale rimasto vittima questa mattina di una rapina a mano armata alle spalle di Palazzo di Città, mentre si recava a depositare in banca gli incassi dell’Ufficio Anagrafe, per un ammontare di circa 11mila euro, ho espresso la mia solidarietà personale ed istituzionale. Quello che è accaduto è di una gravità inaudita e senza precedenti”. Così Franco Landella sulla rapina di questa mattina ai danni di un dipendente comunale.
“Una rapina a mano armata effettuata in pieno giorno, alle spalle del Comune di Foggia e a due passi della Prefettura, che ha colpito un dipendente comunale e che ha sottratto all’amministrazione comunale una cifra tutt’altro che di poco conto. Un evento agghiacciante per le sue modalità e la spietata violenza che l’ha contraddistinto.
Non appena appresa la notizia mi sono messo personalmente in contatto con il questore di Foggia, Mario Della Cioppa, al fine di discutere insieme della vicenda, nella certezza che la fase di indagine che si è immediatamente aperta saprà far luce sull’accaduto e risalire ai delinquenti che si sono resi protagonisti di questo furto, e che la Magistratura saprà poi condannarli in modo esemplare.
Nello stesso tempo ho immediatamente avviato un’indagine interna, finalizzata ad individuare eventuali responsabilità rispetto alla violazione di una precisa direttiva da me impartita alla Conferenza dei dirigenti dopo il recente furto di carte di identità avvenuto all’Ufficio Anagrafe. Alla tecnostruttura avevo infatti chiarito che nessun dipendente comunale sarebbe dovuto uscire da Palazzo di Città con somme di denaro dell’Ente e che qualsiasi deposito in banca andava affidato a società esterne di vigilanza. Evidentemente questa direttiva non è stata rispettata – conclude Landella -, mettendo a rischio l’incolumità fisica di un dipendente comunale e provocando un danno economico considerevole al Comune di Foggia”.