“Con riferimento alle ultime notizie di stampa, questa Società esprime la più ferma condanna verso qualsiasi atteggiamento di discriminazione e offesa nei riguardi di suoi utenti e dei suoi collaboratori”. Inizia così la nota di precisazioni inviata alla nostra testata da Ferrovie del Gargano dopo l’esposto di Claudio Botta, giornalista foggiano aggredito da un autista martedì scorso. “L’azienda – si legge ancora – prende le distanze da quanto riportato con enfasi e che la vedrebbe, suo malgrado, indirettamente o direttamente protagonista e non intende esprimere giudizi sull’accaduto, alla luce dei procedimenti di indagine giudiziaria avviatasi.
A tal fine, sin da ora, affida mandato all’ufficio legale per tutelare la propria serietà e il proprio buon nome nei confronti di chi sarà considerato responsabile dei fatti.
Ci dispiace che il presunto comportamento dell’operatore, abbia indotto il viaggiatore a colpire tutti gli autisti e dipendenti di Ferrovie del Gargano. Un’accusa ingiusta e non accettata dalla nostra Azienda: nel nostro gruppo di operatori figurano persone con provate doti professionali e umane. Lo attestano i riscontri dei viaggiatori e i tanti episodi in cui le reazioni dei nostri dipendenti hanno addirittura permesso di salvare vite umane. Così come non vanno dimenticati i tanti riconoscimenti di stima da parte di anziani e persone con scarsa deambulazione che ogni giorni ricevono assistenza dai nostri autisti sulle linee provinciali e statali. Senza dimenticare le periodiche aggressioni che si ripetono ormai con una certa frequenza in danno dei nostri operatori”, la conclusione di FerGargano.