Nella giornata di ieri, personale della Casa Circondariale di Piacenza dopo un’attenta attività di indagine degli agenti della squadra mobile di Foggia – Sezione “Reati contro la persona ed in pregiudizio dei minori” -, ha dato esecuzione all’ordinanza di misura cautelare in carcere, a seguito dell’appello proposto dal pm titolare delle indagini, Laura Guidotti, nei confronti di Sumar Constantin, nato in Romania nel 1995 ed in Italia senza fissa dimora, attualmente detenuto per altra causa nel carcere piacentino.
Constantin è indagato per i maltrattamenti posti in essere nei confronti della compagna convivente C.F. classe 1993 e dei figli minori della donna, C.A. di anni 6 e C.N. di anni 2 (bambini avuti da altro connazionale), e di aver causato ripetutamente lesioni personali, anche gravi, sia alla donna sia ai due bambini. I minorenni spesso colpiti con calci, pugni e schiaffi: il grande scaraventato contro il muro, ustionato e con fratture. Per la piccola ematomi ed escoriazioni. La donna, invece, percossa ripetutamente con un bastone. Il giovane ha persino appiccato il fuoco sulla maglietta della convivente, provocandole escoriazioni, ecchimosi e varie altre lesioni. Il pm ha contestato a Constantin il delitto di violenza privata per aver costretto la donna a non denunciare le violenze subite da lei e dai figli.
Gli indizi a carico di Constantin derivano dalla denuncia presentata il 27 maggio 2016 da C.F., notata presso la sala d’attesa della stazione di Lecco da personale delle ferrovie. In quell’occasione furono allertati gli agenti della squadra mobile di Lecco che intervennero e, visti i segni di bruciatura sul corpo della donna, la accompagnarono in ospedale dove la donna presentò denuncia.
La donna era giunta a Lecco dopo essere fuggita, con i due figli minori, da Orta Nova dove viveva con Constantin in un’abitazione di fortuna. Il 22enne rumeno è attualmente detenuto per altra causa presso la Casa Circondariale di Piacenza poiché, tempo fa, cosparse un congiunto di liquido infiammabile scatenando un incendio mentre dormiva con alcuni parenti, tra i quali anche una bambina di 12 anni. Secondo gli investigatori, il 22enne decise di dare alle fiamme lo zio di 35 anni dopo le accuse mossegli dai familiari di aver molestato la nipote minore. Lo zio e la bambina furono ricoverati per ustioni gravi.