di FRANCESCO PESANTE
Dai rifiuti alla prostituzione fino alla falsa testimonianza. È scoppiato questa mattina il bubbone della corruzione lungo la regione Puglia. Nell’ambito dell’operazione “Hydra”, i carabinieri del Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 12 persone, fra le quali i sindaci di Torchiarolo e Villa Castelli (BR) e due vicesindaci di Poggiorsini (BA) e Torchiarolo, nonché vari dirigenti di uffici tecnici comunali, incaricati di pubblico servizio e l’ormai ex direttore generale dell’Azienda di Servizi Ecologici (ASE) di Manfredonia, Giuseppe Velluzzi (46enne di Potenza) sul quale, immediata, è giunta la precisazione del Comune sipontino: “Si chiarisce e precisa che il dottor Velluzzi non ricopre più tale incarico in seno all’azienda comunale partecipata sin dall’1 febbraio scorso”. L’ASE è infatti totalmente estranea all’indagine che ha coinvolto l’ingegnere Velluzzi.
L’attività degli inquirenti, avviata nel novembre 2014, ha consentito di disarticolare un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di più delitti contro la p.a., il patrimonio, la fede pubblica e l’amministrazione della giustizia, commessi fino al novembre 2015, per fatti accaduti nelle Province di Bari e Brindisi.
Le indagini hanno permesso di individuare esponenti della pubblica amministrazione, sia preposti alla sfera politica che amministrativa di diversi enti locali, segnatamente comuni, dediti ad un sistematico mercimonio dei poteri pubblici loro assegnati, attraverso asservimento agli interessi privati di una società per la raccolta di rifiuti solidi e urbani con sede a Carovigno (BR), attraverso reiterate violazioni dei doveri di imparzialità, correttezza e buon andamento dell’operato della pubblica amministrazione. Inoltre, di evidenziare condotte di finanziamento illecito dei partiti politici e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, nonché favoreggiamento della prostituzione, molteplici ipotesi delittuose di falso e altri reati minori, finalizzate a sostenere il buon esito dei patti corruttivi.
Sindaci, dirigenti comunali, pubblici ufficiali che, in cambio di utilità varie (economiche e sessuali), avrebbero favorito gli interessi della Reteservizi S.r.l., società di raccolta rifiuti urbani, intestata formalmente a due donne, ma in realtà gestita da Angelo Pecere e Pasquale Leobilla.
Le accuse
Giuseppe Velluzzi, ex direttore generale ASE di Manfredonia: Nel ruolo di consulente dell’Ufficio Tecnico del Comune di Poggiorsini, Biccari e delle Isole Tremiti, avrebbe prodotto la documentazione necessaria, in modo occulto, in maniera da favorire la Reteservizi SRL nell’aggiudicazione dei bandi di gara.
Nicola Serinelli, sindaco Comune di Torchiarolo: Avrebbe ricevuto denaro come contributo per la campagna elettorale comunale in favore della lista civica “rinnoviAmo Torchiarolo – Nicola Serinelli Sindaco”.
Maurizio Nicolardi, vicesindaco Comune di Torchiarolo: Uomo di fiducia e collaboratore fidato del sindaco, avrebbe intrattenuto rapporti con Pecere, interessandosi di far assumere persone vicine, in cambio dell’accordo bonario circa la restituzione di somme di denaro dovute alla Reteservizi dal Comune di Torchiarolo.
Pasquale Vitoantonio Caliandro, sindaco Villa Castelli: In concorso con Pecere e Leobilla, commetteva “Falsa testimonianza”, per aver asserito innanzi al Tribunale di Brindisi, nel corso di un procedimento, che la Reteservizi SRL avesse svolto servizi aggiuntivi rispetto alle originarie previsioni contrattuali. Avrebbe ricevuto denaro quale contributo alla campagna elettorale relativa alle elezioni amministrative del Comune di Villa Castelli, in favore della lista civica “Caliandro Sindaco”. Avrebbe favorito la Reteservizi Srl nell’aggiudicazione di gare d’appalto per la raccolta dei rifiuti in quel comune.
Giovanbattista Selvaggi, vicesindaco Poggiorsini (Ba): In cambio di varie utilità avrebbe adottato corsie preferenziali illegittimamente a vantaggio della Reteservizi SRL riguardo potenziamento ed ammodernamento delle strutture dedicate alla raccolta differenziata e all’autocompostaggio, in cambio di assunzioni di soggetti allo stesso vicini.
Michele Zaccaria, responsabile ufficio tecnico comune di Squinzano, per corruzione continuata per l’esercizio della funzione: Nominato componente esperto per l’esame delle offerte tecniche relative all’appalto per l’affidamento del servizio pubblico di igiene urbana nell’Ambito di Raccolta Ottimale, associazione tra i comuni di Gallipoli, Alliste, Melissano, Racale e Taviano, in diverse circostanze, in virtù di medesimo disegno criminoso, avrebbe esercitato le sue funzioni a vantaggio della Reteservizi Srl, nell’aggiudicazione delle gare d’appalto, in cambio di denaro.
Giuseppe Guarini: Favoreggiamento della prostituzione e false dichiarazioni sull’identità altrui. In qualità di gestore dell’Hotel “Sotto le stelle”, sito a Carovigno, interrogato circa la predetta struttura della presenza di una escort, avrebbe reso dichiarazioni mendaci.