Passano in Consiglio comunale due importanti atti per la città di Foggia: l’Orbitale (la nuova “cintura” stradale) e il progetto di efficientamento della pubblica illuminazione. A questi, si aggiungono le risorse per la riqualificazione delle periferie (circa 18 milioni di euro), sbloccati recentemente dal governo Gentiloni. Un fiume di risorse che cambierà il volto della città e la logistica di una parte importante della Capitanata.
“Oggi il Consiglio comunale ha scritto una pagina di bella politica e di buona amministrazione – ha commentato il sindaco, Franco Landella -. Approvando due atti importanti di programmazione, l’assemblea consiliare ha dimostrato, con i fatti, una attenzione per lo sviluppo della città e per il miglioramento dei servizi erogati alla comunità che va ben oltre le polemiche strumentali e le accuse prive di fondamento politico ed amministrativo delle scorse settimane. Un risultato per il quale desidero ringraziare tutti i consiglieri comunali, in particolare quelli della maggioranza di centrodestra, e gli assessori Francesco D’Emilio ed Antonio Bove, che hanno seguito e coordinato l’istruttoria dei provvedimenti giunti in aula”.
Con il voto di oggi è stato segnato il primo passo operativo al progetto per la realizzazione della cosiddetta “Orbitale di Foggia”, “opera di straordinaria rilevanza per sostenere ed accompagnare virtuosamente, sul piano infrastrutturale, la città nel cammino verso il suo sviluppo economico, produttivo e sociale”. “Su questo punto – ha proseguito il primo cittadino – è opportuno rendere merito all’atteggiamento tenuto dalla quasi totalità dei consiglieri comunali di minoranza, che con senso di responsabilità sul punto hanno anteposto il bene comune agli interessi di partito o di schieramento. Una linea che si è affermata in coerenza con la storia di questa opera, che ha mosso i primi passi nel corso del mandato dell’amministrazione comunale che ci ha preceduto e che, oggi, attraversa quello dell’attuale Governo di Palazzo di Città. Una sintonia di vedute, quindi. Una continuità amministrativa praticata nell’interesse di Foggia e dei suoi cittadini”.
Sul fronte della pubblica illuminazione, invece, l’amministrazione comunale e la maggioranza di centrodestra hanno avviato una stagione nuova, che “ha come primario obiettivo la necessità di modificare una gestione del servizio che nel passato è stata carente, sia sotto il profilo della manutenzione impiantistica sia dal punto di vista del risparmio energetico”. “Il progetto di finanzia che abbiamo immaginato, infatti – hanno spiegato -, è la declinazione amministrativa del principio di collaborazione tra pubblico e privato, sempre più decisiva soprattutto per amministrazioni comunali che vivono una situazione di difficoltà finanziaria. La strategia che abbiamo messo in campo prevede, a carico del soggetto che all’esito della gara di evidenza pubblica che sarà bandita si aggiudicherà la gestione del servizio, l’acquisto di energia elettrica, l’esercizio degli impianti, la manutenzione ordinaria degli impianti, l’eventuale gestione dei carichi esogeni elettrici e meccanici, gli interventi di riqualificazione energetica, gli interventi di adeguamento normativo, la manutenzione straordinaria degli impianti, gli interventi di adeguamento ed innovazione tecnologica, la sostituzione di 3000 pali ammalorati e di 10 chilometri di linee elettriche obsolete, il rifacimento e la sostituzione di 180 quadri elettrici ormai vetusti, con la loro conseguente messa a norma, la realizzazione del telecontrollo e della telegestione dei 14.504 punti di luce che verranno sostituiti. Da questo punto di vista è particolarmente importante sottolineare, anche per smentire nuovamente le ricostruzioni frettolose e senza fondamento circolate nelle scorse settimane, che il Consiglio comunale non ha provveduto oggi ad alcun affidamento, limitandosi, così come prescrive la norma in materia di project financing, ad individuare la proposta più fattibile per l’amministrazione. L’affidamento vero e proprio – che avrà un costo annuale medio di 2 milioni 500mila euro (IVA compresa) per una durata complessiva della concessione pari a 20 anni – avverrà attraverso una gara di evidenza pubblica, con a base il progetto del soggetto proponente, assolutamente coerente con i contenuti di pianificazione fissati dal Piano Regolatore di Illuminazione Comunale, licenziato dal Consiglio Comunale nel 2015″.
“Siamo dunque in presenza di un atto di intelligente e lungimirante programmazione – ha concluso Landella -, che cambia rotta in modo radicale rispetto alle discutibili politiche messe in campo prima del nostro arrivo a Palazzo di Città. Con il progetto di finanza avviato oggi dall’Assemblea consiliare, infatti, Foggia si candida ad abbattere significativamente le spese sostenute per l’energia – anche nel rispetto delle indicazioni più volte formulate sul punto dalla Corte dei Conti – ed a realizzare una delle più grandi azioni di manutenzione dell’impiantistica mai effettuate prima d’ora”.
SCHEDA/ L’ORBITALE
Il progetto della “Nuova Orbitale” si inquadra nel processo di potenziamento del nodo stradale di Foggia previsto sia a livello regionale che nella pianificazione di Area Vasta Capitanata 2020 mediante il Piano Urbano della Mobilità di Area Vasta. Nel Piano Attuativo 2009-2013 del Piano Regionale dei Trasporti della Regione Puglia il tema del potenziamento e messa in sicurezza della tangenziale extraurbana di Foggia è stato risolto confermando la trasformazione in strada extraurbana principale della Statale 16 che costituisce il semianello occidentale della tangenziale e prevedendo la messa in sicurezza della SS673, che costituisce il semianello orientale della tangenziale, già a due corsie per senso di marcia, mediante la realizzazione di banchina laterale a norma e spartitraffico New Jersey di cui attualmente lo stesso tratto è sprovvisto.
Lo sviluppo complessivo del tracciato dell’orbitale è di circa 6’000 metri lungo cui sono previste 8 intersezioni tutte organizzate a rotatoria. La sezione tipo adottata si compone di due semicarreggiate una per ciascun senso di marcia, della larghezza di 8 metri (due corsie da 3,50 metri e due banchine da 0,50 metri), tra le quali si prevede una fascia spartitraffico di 2,00 metri. Lato città si prevede la realizzazione di una pista ciclopedonale della larghezza di 2,50 metri sepa- rata dalla sede stradale da una fascia verde di 2,50 metri e dai fabbricati circostanti da una fascia di am- bientazione di norma pari a 10,00 metri. Sul lato opposto si prevede, invece, un marciapiede di larghezza 1.50 metri.