
Una fiaccolata composta e molto sentita quella di ieri sera a Ischitella dove la cittadinanza si è stretta nel dolore per la perdita di Nicolina Pacini, la 15enne uccisa da un colpo di pistola esploso in pieno volto dall’ex compagno della madre. Un lungo corteo guidato da numerosi coetanei della sfortunata ragazza. Tra questi i suoi compagni di scuola del liceo scientifico di Vico del Gargano dove Nicolina studiava. Lo striscione: “Nessuno muore finché vive nel cuore di chi resta”.
Oggi pomeriggio, alle 15 e 30, nella “Chiesa Madre”, si svolgeranno i funerali della ragazza. Il Ministero della Giustizia, intanto, ha aperto un’indagine. Sono stati richiesti, infatti, elementi conoscitivi più dettagliati alla Procura di Foggia. “Credo che sicuramente la parte repressiva deve agire con tempestività come è avvenuto e sta avvenendo – ha detto il ministro, Andrea Orlando -. Se non c’è stata sufficiente attenzione nella fase in cui si poteva intervenire preventivamente lo verificheremo”.
Dal canto suo, il comandante provinciale dei carabinieri, Marco Aquilio, ha dichiarato che “più volte l’assassino (il 37enne Antonio Di Paola) era stato sottoposto a perquisizioni domiciliari, tutte con esito negativo. Quella pistola, inoltre, non è mai stata trovata nella sua disponibilità. Deve essersela procurata poco prima dell’omicidio”. Gli investigatori stanno cercando elementi utili alle indagini nei tabulati telefonici di Nicolina e dello stesso Di Paola.
Il presidente del Senato, Piero Grasso in un video messaggio ha chiesto scusa a Nicolina e a tutte le donne vittime di femminicidio, da parte di tutti gli uomini.