Anche in sei in una cella per due persone. Questa è solo una delle tante criticità del carcere di Foggia e di altri istituti penitenziari pugliesi. Situazione invivibile ormai da anni per la quale si sta battendo il Co.s.p, Coordinamento Sindacale Penitenziario. Stamattina nel capoluogo dauno, il segretario nazionale, Domenico Mastrulli per fare il punto della situazione con la dirigenza del penitenziario e con i rappresentanti istituzionali locali. La situazione è drammatica, basti pensare allo stallo nel quale versa la polizia penitenziaria. Quasi 600 detenuti a fronte di 290 agenti. “Mancano 80 uomini e 20 donne”, fa sapere Mastrulli.
Servono sicurezza e maggiore presenza. Troppi episodi violenti negli ultimi anni. Ormai non si contano più le aggressioni nei confronti degli agenti nel carcere foggiano. In Puglia sono circa 3.500 i detenuti ospitati in dieci istituti penitenziari e in residenze per l’esecuzione di misure di sicurezza ma la ricettività tollerabile è di 2.400 detenuti. A oggi il tasso di occupazione è pari al 135% rispetto al dato nazionale. In Italia i detenuti sono complessivamente 57mila a fronte di una capienza massima del sistema carcerario di 49mila persone. Nel carcere di Foggia – aggiunge il segretario nazionale del Co.s.p. Mastrulli – ci sono 600 reclusi, ma tra questi figurano anche numerosi pregiudicati sottoposti a misure di protezione e di alta sorveglianza. I recenti episodi legati alla criminalità organizzata e il recente potenziamento delle misure di massima sicurezza dovrebbero far riflettere nell’ambito di un sistema carcerario non più idoneo”.