Una vicenda per molte sfaccettature quasi surreale. Vittima un’intera famiglia di Mattinata la quale, purtroppo, da diverso tempo era preda inerme di un 60enne di Monte Sant’Angelo, R.S. le sue iniziali. L’uomo pare non abbia mai avuto alcun timore della legge come della giustizia.
Ormai distrutti, per le vittime l’ultimo tentativo è stato di rivolgersi ai carabinieri che non hanno per nulla sottovalutato tale allarme ed anzi, prontamente, hanno avviato numerose ed approfondite indagini che hanno consentito di pervenire ad una emissione di misura cautelare ai danni dello stalker.
Gravissimi i fatti anche ai danni di un minore. È emerso, tra i tanti episodi elencati, che nello scorso mese di giugno il povero Fabiano (nome di fantasia, ndr) mentre era intento a visionare un motorino di un suo amico, era stato raggiunto alle spalle dall’indagato che dapprima gli ha stretto i testicoli con forza e poi lo ha scaraventato contro un muro prendendolo per il collo, tanto da far intervenire i sanitari del pronto soccorso.
Non solo, in altre circostanze sulle gambe del minore l’uomo ha sbattuto lo sportello della sua autovettura, così come lo stesso di proposito ha azionato il sistema di allarme della casa familiare per scatenare reazioni inconsulte.
Vari gli appostamenti, anche dietro il vetro della stanza della sorella del minore e nei confronti di tutti gli appartenenti del nucleo familiare in questione: sin anche alla fermata dei pullman. La reiterazione di tali atteggiamenti molesti e persecutori ha determinato in tutta la famiglia un increscente stato di ansia e di timore per la loro incolumità, costringendo tutti i membri a mutare le propria serena esistenza.
Il legale della famiglia, l’avvocato Pierpaolo Fischetti: “Un dato significativo di questa vicenda è la non sottovalutazione del caso da parte degli inquirenti e soprattutto dei carabinieri ai quali va davvero detto grazie se i miei assistiti possono finalmente liberarsi da questo incubo. Il loro lavoro è stato proficuo tanto che il Tribunale delle Libertà di Bari ha respinto il ricorso presentato in merito dall’indagato ritenendo fondate le ipotesi del quadro accusatorio per certi versi confermato anche dalla stessa moglie dello stalker. Inoltre nel caso di specie è stata applicata una recente decisione della Corte di Cassazione imponendo all’interessato la prescrizione di non avvicinarsi alle persone offese e di allontanarsi da essi in tutte le occasioni di incontro prescindendo dalla specificazione dei luoghi in cui gli incontri possano verificarsi”.