Una strage in pieno giorno. Ben quattro morti sulla SP 272 – tra cui il noto boss Mario Luciano Romito, 50 anni, di Manfredonia -, nei pressi della stazione ferroviaria di San Marco in Lamis. Deceduta anche la persona rimasta inizialmente ferita, spirata durante il trasporto in ospedale a San Severo. L’agguato, compiuto da persone non ancora identificate, è avvenuto intorno alle 10 di questa mattina. I killer (4 o 5 giunti forse a bordo di un’auto) avrebbero utilizzato pistole e kalashnikov.

Le vittime sono finite sotto una raffica di colpi mentre viaggiavano, a coppie, in un maggiolino Volkswagen scuro e in un Fiorino. Morto anche il cognato di Romito, Matteo De Palma che era alla guida della vettura. E nulla da fare per i fratelli Aurelio e Luigi Luciani (42 e 47 anni), contadini del posto incensurati, probabilmente eliminati, mentre erano a bordo del Fiorino, solo per aver assistito alla scena. Vittime innocenti della mattanza. Uno dei due ha anche provato la fuga tra le campagne ma invano.
Romito e il cognato, invece, erano i reali obiettivi dei sicari. Si presume che il boss fosse lì per un appuntamento ma si è ritrovato al centro di una trappola mortale e per lui non c’è stato scampo. Sul posto i carabinieri del Comando Provinciale. Indagini coordinate da procura locale e DDA di Bari. In provincia di Foggia un 2017 da dimenticare, già 15 uccisioni da inizio anno.
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