Rapine a bar e sala scommesse ma anche armi, ricettazione e riciclaggio. Arriva il “battesimo” della giustizia per l’enfant prodige del clan foggiano, Moretti-Pellegrino-Lanza. Il tribunale del capoluogo ha condannato il 20enne Rocco Moretti jr a sei anni di reclusione. Il giovane, nipote dell’omonimo boss e figlio di Pasquale Moretti, si è visto comminare la sentenza di primo grado al termine del rito abbreviato. Su di lui ha pesato il colpo al bar Antonaccio di Foggia il 29 gennaio 2016. La squadra mobile lo arrestò poche ore dopo, trovando armi e indumenti in un box. Moretti ha ammesso le sue responsabilità per il colpo al bar, negando il coinvolgimento per quello alla sala scommesse. Il 20enne non agì da solo, infatti nelle scorse settimane sono stati arrestati altri soggetti nell’ambito dell’operazione “Brothers”.
Per Moretti jr il pm Laura Simeone aveva chiesto 9 anni e 3 mesi. Alla fine è arrivata la sentenza, più lieve visto anche lo sconto di un terzo della pena previsto dal rito abbreviato. Il legale del giovane farà ricorso in Appello. Rocco Moretti era arrivato al processo da incensurato, anche per questo motivo ha incassato una condanna meno rilevante. In ogni caso, adesso per lui si aprono le porte del carcere esattamente come per il padre Pasquale, detenuto da febbraio 2016. È invece libero dalla primavera dello stesso anno, il nonno Rocco, capomafia di Foggia.