Partirà ufficialmente a ottobre il processo ai “fannulloni” del Comune di Foggia. Oggi il rinvio dopo che il giudice ha respinto le eccezioni presentate dalle difese. Dopo l’estate, dunque, il via al dibattimento. I legali degli imputati già dalle prime battute successive all’inchiesta, puntavano sull’assenza di autorizzazioni del gip ad effettuare i filmati all’esterno degli uffici di via Sant’Alfonso dei Liguori dove erano impiegati i dipendenti comunali.
Nel frattempo, dopo il reintegro del dipendente Francesco Pilla, a febbraio scorso, grazie a un difetto formale, nelle scorse ore semaforo verde anche per l’impiegato, Matteo Palmieri, anche lui favorito da un grave difetto formale. Il Comune non avrebbe prodotto un’istruttoria tale da giustificarne il licenziamento.
Nel caso di Pilla, invece, “il ricorrente ha dedotto l’illegittimità dell’atto di recesso datoriale ritenuto nullo e/o inesistente per l’imperfetta composizione dell’ufficio per i procedimenti disciplinari che non ha adottato collegialmente la sanzione, non garantendo così la neutralità voluta dalla legge nei casi più gravi”. Un licenziamento non fondato su autonomi accertamenti rispetto a quelli acquisiti con l’informativa della Procura della Repubblica, la veridicità dei quali non è stata neppure constatata da parte dell’Ente. Nullo anche per la genericità della contestazione, vizio che ha inciso sul diritto di difesa dell’incolpato ed infine sfornito di alcun accertamento dei fatti peraltro non specificamente contestati”.
E ancora: “L’illegittimità del licenziamento ha dunque portato alla condanna per l’amministrazione comunale alla reintegra del lavoratore e al risarcimento del danno da questi subito commisurato all’ultima retribuzione globale di fatto maturata dal giorno del licenziamento sino all’effettiva reintegra, nonché al pagamento della parte di retribuzione non corrisposta durante il periodo di sospensione, oltre al versamento dei contributi previdenziali e assistenziali per il periodo di illegittimo licenziamento e oltre alla refusione delle spese di lite”. Per gli altri, compreso il dirigente Stanchi, l’appuntamento è ad ottobre in tribunale.