Nella mattina di ieri i carabinieri della Compagnia di Manfredonia hanno tratto in arresto Otilia Ramona Dorot e Dunia Baiaram, rispettivamente di 28 e 34 anni, entrambe di nazionalità rumena e domiciliate presso il campo nomadi di Foggia in via San Severo, per una rapina commessa a Manfredonia a danno di un 69enne del posto.
Le due donne, una delle quali già nota alle forze dell’ordine per pregresse vicende penali, sono state notate nel centro cittadino da un carabiniere fuori servizio della locale Stazione, mentre avvicinavano diversi anziani, tentando di adescarli, motivo per cui il militare ha subito allertato la Centrale Operativa della Compagnia, che ha provveduto ad inviare sul posto una pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile.
Nel frattempo le due romene avevano adocchiato un altro anziano, avvicinandolo poi in via Enrico Toti con la proposta di fare sesso in cambio di denaro, ottenendo però il rifiuto dell’uomo. Le due donne, allora, l’hanno abbracciato e, nonostante i suoi tentativi di divincolarsi, lo hanno immobilizzato stringendogli con forza il torace, per poi lasciarlo solo dopo avergli sfilato da una tasca dei pantaloni la somma di 40 euro. Le due però, notando il sopraggiungere della pattuglia dei carabinieri, hanno gettato a terra il denaro per poi scappare, nascondendosi dietro un’auto in sosta nella vana speranza di poterla fare franca. I militari, infatti, le hanno subito raggiunte e condotte in Caserma, traendole entrambe in arresto nella flagranza del reato di rapina, mentre la vittima, dopo aver sporto denuncia, è potuta tornare in possesso del maltolto.
Una delle due donne è stata inoltre trovata in possesso di una collana in acciaio e di un crocifisso in metallo con pietre incastonate, occultati dentro un fazzoletto avvolto, provento con ogni probabilità di qualche furto perpetrato nella stessa giornata, e per i quali sono in corso gli accertamenti per stabilirne l’effettiva provenienza e poter restituire gli oggetti ai proprietari.
Su disposizione del pm di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, le due donne, entrambe senza fissa dimora, sono state associate al Carcere di Foggia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.