
Dopo l’anteprima nazionale al Teatro Umberto Giordano, l’operetta “Giove a Pompei” continua il viaggio della sua rinascita e prende forma nel nuovo volume edito da Claudio Grenzi con la firma del professore dell’Università di Foggia, Giovanni Cipriani. “Dall’ultima rappresentazione alla prima moderna”, il titolo della commedia musicale di Umberto Giordano, Alberto Franchetti, Luigi Illica ed Ettore Romagnoli. La pubblicazione, arriva solamente qualche anno dopo una corposa monografia curata insieme a Tiziana Ragno ed Agostino Ruscillo, “Pompei, l’operetta e la patina della storia”.
“Un’operetta da gustare, ricca di riferimenti dotti e che, Giordano e altri compositori, volevano vicino alla loro musica – l’ha definita Cipriani -. Per questa nuova edizione devo ringraziare fortemente Carmen Battiante ed Agostino Ruscillo che mi hanno permesso di scrivere i due tomi. Vi chiederete cosa ci fa un professore di latino con un’operetta (ride, ndr). Giove a Pompei ha matrice classica – spiega -. È una tragedia che si trasforma in qualcosa di coinvolgente ed appassionante. Di nuovo, in merito alla prima stesura, c’è quasi tutto. La nuova ricerca è sicuramente stata molto stimolante grazie alla creazione del comitato tecnico-scientifico presieduto dal sindaco Landella in collaborazione con il MiBACT -Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e Turismo. Forte è stata anche la passione che mi lega a questa città, considerando anche il tempo che vi trascorro, nonostante risieda in un altro comune” – ha sottolineato Cipriani.
Un lavoro nato da una forte sinergia tra Comune, Università e Fondazioni (Apulia Felix e Del Monte), due prime nazionali nel Teatro Comunale della città, “Andrea Chénier” e “Giove a Pompei”, e il nome, quello della città di Foggia, che fa il giro di testate internazionali e compare sulle pagine che recensiscono spettacoli culturali di grande prestigio. “La cultura è il motore trainante, solo così possiamo rilanciare l’immagine positiva della nostra città – ha detto il primo cittadino, Franco Landella, sempre propositivo a promuovere iniziative di questo calibro e che in qualche modo mettono a tacere le negatività -. Prossimamente saremo a Pompei e cercheremo di realizzare il busto del compositore foggiano. Inoltre, è nostra intenzione, organizzare per il 28 agosto prossimo, una giornata di festa in piazza Giordano, in occasione del compleanno del Maestro”.
“Questo viaggio non avrebbe visto la luce senza i mollia iussa (ossia le premurose sollecitazioni) di cui Anna Paola Giuliani, assessore alla Cultura del Comune di Foggia, mi ha manifestato amicizia e stima”, si legge nelle prime pagine del volume. Una dedica che ha fatto piacere, e non poco, alla Giuliani, ma che non ama autocelebrarsi. “Mi piace molto riconoscere il lavoro degli altri. Il viaggio di quest’opera è immenso: nasce negli anni Venti, una sola rappresentazione e poi la rinascita e ripartenza a Foggia” – ha detto l’assessore.
Un progetto di alto profilo, fin dall’inizio, e che pensa già di lasciare qualcosa di più duraturo nel tempo, come già fatto con il lavoro dei preziosissimi libretti e delle guide all’ascolto, ha ricordato il dirigente alla Cultura, Carlo Dicesare.